Il 21 agosto ha celebrato la sua prima messa nella chiesa di San Giovanni ad Amatrice, alla presenza di padre Giovanni Minozzi. Dopo un anno a Saronno, gli fu affidata la parrocchia di San Michele Arcangelo a Patarico di Amatrice, con le frazioni di Collemoresco, Domo, Santa Giusta, Collespada, Cesaventre, San Benedetto e Colli. Nel 1970 gli fu affidata la parrocchia di San Martino e le funzioni di custode del santuario dell’Icona Passatora, luogo simbolo dei territori amatriciani.
Don Luigi Aquilini non ha mai nascosto il suo essere “prete di montagna”: conserva tra gli oggetti più cari il suo cappello da alpino e ha sempre amato tornare nella sua terra a seminare, curare fiori o pescare nel Tronto o nel Castellano. L’amicizia e l’affetto per la guida alpina Federico Tosti fanno crescere nel sacerdote l’amore per le scalate e il raggiungimento delle vette.
La sua passione per la cultura e la curiosità per la ricerca, insieme all’amore per Amatrice, gli hanno permesso di approfondire le radici storiche della propria terra, e divulgarne i caratteri con scritti, guide e poesie, composte per ogni circostanza, anche al fine di rendere più comprensibile l’obiettivo educativo. Il 21 agosto del 2005 diventa monsignore, in concomitanza con il suo cinquantesimo di vita sacerdotale. Impegnato nei problemi sociali, favorisce incontri con associazioni sportive, culturali e umanitarie e si dedica ai giovani attraverso l’insegnamento nel liceo, nella scuola media e nell’istituto professionale di Amatrice.
Il vescovo Pompili, in merito alla nomina di don Luigi, ha spiegato che «la scelta è caduta su un sacerdote di grande esperienza e cultura, un "camminatore e scalatore di montagne", che traccia una linea simbolica e di continuità con i territori colpiti dal sisma, essendo originario di Amatrice e punto di riferimento per quella comunità»
© RIPRODUZIONE RISERVATA