Rieti, dehors, nodo ztl e una modalità attuata in passato

Dehors (Archivio)
di Emanuele Laurenzi
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Sabato 19 Settembre 2020, 00:24

RIETI - «Stiamo assistendo a una vera e propria rivalutazione della zona a traffico limitato com’era stata concepita all’epoca del mio assessorato». Il termine che usa è rivalutazione, ma quello che si legge tra le righe è rivincita: Carlo Ubertini assiste al dibattito sul prolungamento dei permessi per i dehors in centro che, indirettamente, conferma la bontà di quello che era il suo disegno. L’ex assessore alla Viabilità aveva un’idea in testa che fu a lungo criticata, ma che oggi appare l’unica via per dare sfogo alla voglia di spazi esterni di baristi e ristoratori. Le concessioni scadono il prossimo 31 ottobre, ma il sindaco Antonio Cicchetti è deciso a rivedere i termini. Troppe le pressioni da parte dei gestori, reduci da un’estate segnata da insperati pienoni. Il tema non riguarda solo il centro storico, ma anche molti locali esterni alle mura. Se in periferia non ci sono problemi a sistemare pedane e gazebo, in centro si deve tenere conto degli intrecci legati alla viabilità.

I larghi
In via della Verdura, lungo il Velino e persino nelle aree limitrofe a via Cintia le soluzioni si sono già trovate. Il vero problema è a via Garibaldi, dove ci sono ben 5 locali che hanno tratto beneficio dalla chiusura serale del varco davanti al Vespasiano. Se si vogliono autorizzare spazi esterni anche in inverno, si dovrà prolungare la ztl serale ma, per farlo, si devono sciogliere i nodi legati a largo Cairoli e largo Alfani. Nel primo va chiuso definitivamente il collegamento con via Garibaldi, oggi occupato dallo spazio esterno di un locale. Per il secondo si deve essere disposti a rinunciare ai parcheggi durante le ore serali, oppure si deve reinvertire il senso di marcia di via Pescheria. Un’altra soluzione prospettata è quella di invertire la localizzazione dei dehors, passandoli dal lato destro a quello sinistro della strada, ovvero a ridosso dei locali stessi: ipotesi affascinante, ma che richiederebbe un lungo studio di fattibilità e molta elasticità da parte di commercianti, residenti ed automobilisti. La decisione, a questo punto, è tutta politica e spetta al sindaco prenderla. Intanto Ubertini si gode la sua rivincita e ribadisce: «La nostra ztl fu attaccata perché si disse che danneggiava il commercio. Oggi se ne chiede di fatto un recupero proprio perché agevola i residenti. Le considerazioni alla base di quella ztl erano ambientali, estetiche e funzionali proprio ai locali, perché garantiva la possibilità di installare dehors e spazi esterni. Di fatto c’era stata una pedonalizzazione dall’Inps al Vespasiano. Si torni a quella, con l’inversione di via Pescheria per consentire l’uso dei parcheggi di largo Alfani anche nelle ore serali».

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