Rieti, degrado e spaccio lungo i vicoli del quartiere cittadino

Rifiuti in strada
di E.F.
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Ci sono rabbia e indignazione ma, soprattutto, la sensazione - più che tangibile - di essere stati abbandonati da istituzioni ed enti territoriali. Centro storico cittadino in rivolta su sicurezza pubblica, sanità, igiene e decoro urbano. Una situazione giunta al limite e che ormai va avanti da quasi tre anni, diventando ora una polveriera pronta ad esplodere. Cuore dell’invivibilità cittadina: il quartiere San Francesco, con le sue strade e i suoi vicoli (via del Mattonato, via Vecchiarelli, vicolo Arilaci, via Coarone, via del Porto, vicolo San Bernardino, via della Pellicceria, vicolo Barilotto). Qui non manca davvero nulla: continui episodi di spaccio e violenza, tombini maleodoranti, stendini lungo le strade, carrelli per la spesa colmi di sacchetti di immondizia e pannolini, manto stradale disastrato, bici e passeggini parcheggiati contro i muri e poi ancora sporcizia, scarsa manutenzione degli argini del fiume Velino e della passerella pedonale, carenza di illuminazione e continui schiamazzi notturni.

I timori
Ma a preoccupare tutti i residenti è la presenza di numerosi cittadini, di nazionalità per lo più nigeriana, che controllano una piazza di spaccio, creata ormai da tempo.

In particolare, i crocevia più pericolosi sembrerebbero essere via Pellicceria, via del Condotto e vicolo San Bernardino. Qui c’è paura anche ad uscire di casa: minorenni di passaggio avvicinati dagli spacciatori, droga occultata all’interno dei contatori elettrici, frequenti episodi di colluttazione e liti, auto in sosta danneggiate, extracomunitari spesso a spasso discinti, aggressività nei confronti di residenti che tentano di manifestare le loro rimostranze o escrementi ritrovati davanti la porta di casa come piccole ritorsioni. Molte donne ora si recano a fare la spesa senza più indossare gioielli. C’è paura e a testimoniarlo sono i residenti stessi che vogliono tutti rimanere anonimi. Una contesto che va ad interessare tutti gli organi territoriali preposti e moralmente responsabili: dal Comune di Rieti alla Prefettura, dalla Asl fino all’Asm. Istanze e richieste in realtà già reiterate tante volte negli anni, con un risultato che sa quasi di beffa: un unico sopralluogo che ha preso atto dei tombini maleodoranti. Poi il nulla. «Una situazione che vede configurati i reati di detenzione e spaccio di stupefacenti, prostituzione e violenza sulle cose e sulle persone che sono sotto gli occhi di tutti - commentano alcuni residenti - numerosissimi sono stati gli episodi finiti sulle cronache locali, tutti in questa zona». In effetti di operazioni, arresti e blitz di polizia se ne potrebbero elencare davvero tanti nel rione San Francesco. «Non abbiamo contezza di quanti cittadini extracomunitari siano ospitati in questi immobili - proseguono - ma andrebbe verificato il corretto adempimento da parte dei proprietari. Inoltre in molti locali non sono soddisfatti i requisiti igienico-sanitari previsti dall’Asl, non essendo presente né illuminazione né aerazione esterna. Una situazione inammissibile e intollerabile. Spesso chiamiamo la polizia ma gli spacciatori arrivano in bici e vanno via in un secondo. Una dog-sitter raccogliendo da terra un oggetto che le era caduto è stata bloccata per i polsi da due extracomunitari che pensavano avesse raccolto un involucro di droga». Un contesto di pericolosità sociale e degrado che non può essere ignorato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA