Rieti, per il Covid 106 decessi in più nel 2020 nel Reatino

Vaccini
di Antonio Bianco
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Domenica 7 Marzo 2021, 00:10

RIETI - Nell’anno della pandemia il Reatino è stato un territorio abbastanza resiliente. Nel 2020 i decessi avvenuti in tutta la provincia sono stati 2.082 contro i 1.976 di media dei cinque anni precedenti (2015-2019). I morti in più sono 106: +5,4 per cento. L’incremento su scala nazionale è stato invece del 15,6 per cento. Il mese di dicembre è stato in assoluto il peggiore con 224 decessi, mentre il maggiore aumento percentuale è avvenuto a novembre, durante la seconda ondata. La variazione in questo caso è stata del 41,2 per cento rispetto alla media dei cinque anni precedenti. Se si considera solo il capoluogo di provincia, nel 2020 si sono registrati ben 640 decessi contro i 549 di media avuti nel periodo 2015-2019. I 91 decessi in più corrispondono a un +16,6 per cento. Il mese peggiore risulta essere stato novembre con 72 decessi, addirittura +65,1 per cento rispetto alla media del 2015-2019. I morti in città hanno pesato per il 30,7 per cento sul totale registrato in tutta la provincia reatina. È quanto emerge dal report pubblicato nei giorni scorsi da Istat e Istituto superiore di sanità sulla mortalità in Italia relativa al periodo gennaio-dicembre 2020. «Contestualmente sono stati diffusi dall’Istituto statistico i dati sui decessi a livello sia provinciale che comunale», scrive sul portale openrieti.medium.com, Francesco Peluso, membro di Ridata. Intanto, esattamente un anno fa, il 6 marzo, veniva scoperto il primo caso di coronavirus a Fara Sabina. Da quel mese in poi, fino a dicembre del 2020, i morti per Covid sono 191: l’11,16 per cento del totale. Dall’inizio dell’epidemia e fino al 31 dicembre il peso dei decessi Covid-19 sulla mortalità generale è stato, a livello nazionale, del 10,2 per cento, con differenze tra Nord (14,5 per cento), Centro (6,8 per centro) e Sud (5,2 per cento).

Le osservazioni
«Il territorio ha reagito sufficientemente bene - spiega il medico Paolo Bigliocchi. - Anche se ho qualche perplessità sui numeri che vengono dati.

Adesso però è importante velocizzare con le vaccinazioni (nella foto d’archivio). Questo renderebbe più semplice affrontare il virus. Basti pensare che in tutta la provincia abbiamo circa 14mila persone con più di 80 anni. Per cui è chiaro che se riesci a coprire questa fascia di età, la mortalità scenderebbe notevolmente». La mortalità aumenta al crescere dell’età e, diversamente da quanto succede sul territorio nazionale, investe soprattutto le donne reatine: +21,8 per cento. Negli uomini invece ha visto un incremento del 12,6 per cento. «In virtù della situazione emergenziale - chiosa Peluso - l’Istat si è impegnato a garantire una diffusione anticipatoria di dati provvisori con una tempistica molto serrata, circa 45 giorni di ritardo per la fase di acquisizione e circa 15 giorni per il trattamento finalizzato alla validazione e diffusione. Per questo motivo, come avvenuto in passato, nel prossimo aggiornamento potremmo trovare piccole variazioni e correzioni sui dati 2020».

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