Rieti, al de Lellis caviglia ricostruita
con una protesi al titanio: è il primo
intervento del genere nel Lazio

Rieti, al de Lellis caviglia ricostruita con una protesi al titanio: è il primo intervento del genere nel Lazio
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Mercoledì 27 Dicembre 2017, 15:20
RIETI -   Al de’ Lellis effettuato un delicato intervento di protesi di caviglia. Si tratta della prima operazione del genere mai effettuata in un ospedale di un capoluogo di provincia non universitario del Lazio.

L'OPERAZIONE
Nei giorni scorsi, presso l’Unità di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale de’ Lellis - diretta dal dottor Riccardo Mezzoprete - è stato effettuato un delicato intervento di protesi di caviglia, il primo in un ospedale capoluogo di provincia non universitario del Lazio. L’equipe chirurgica guidata dal dottor Mezzoprete, con il dottor Giuseppe Teori e il dottor Massimiliano Paolocci è intervenuta su un paziente di 46 anni, residente a Rieti, che presentava una caviglia, già operata in passato in altra struttura ospedaliera, per frattura trimelleolare e del pilone tibiale.

Purtroppo la caviglia, oltre ad un danno subito sull’osso, ormai guarito, presentava un danno alla cartilagine articolare, oltre ad un deficit delle superfici articolari con l’astragalo (osso denominato anche talo) praticamente incastrato nella tibia. Grazie al buon esito dell’intervento, che ha visto l’applicazione di una protesi al titanio ancorata saldamente alla tibia e all’astragalo, il paziente avrà, entro qualche giorno, un movimento naturale dell’articolazione, non zoppicherà più e la lunghezza degli arti sarà uguale con la caviglia operata che funzionerà finalmente come l’altra.

«Con l’applicazione della protesi – spiega il direttore dell’Unità di Ortopedia e Traumatologia del de’ Lellis, Mezzoprete – sono state sostituite le superfici articolari e restituita all’articolazione la capacità di muoversi in modo normale e senza dolore. Entro 15-20 giorni il paziente dovrà sottoporsi ad una riabilitazione mirata che permetterà alla caviglia di mantenere il movimento ed evitare rigidità che possano compromettere il movimento stesso».

«Questo importante intervento – commentano il direttore generale della Asl di Rieti, Marinella D’Innocenzo ,e il direttore sanitario, Paolo Anibaldi - apre al futuro e all’innovazione di una Ortopedia che nel Lazio ha già raggiunto importanti risultati e che offre all’utenza affetta da artrosi, risposte sempre più personalizzate finalizzate a migliorare la qualità della vita».




 
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