Rieti, le eccellenze enogastronomiche del Reatino viaggiano nel mondo con gli chef

I cuochi in Armenia
di Sara Pandolfi
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Giovedì 25 Novembre 2021, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 09:22

RIETI - C’è anche Rieti, con la sua cucina e i prodotti tipici, tra i partecipanti della Settimana della cucina italiana nel mondo. La brigata di cucina, con lo chef Elia Grillotti in testa, sono volati in Armenia, ospiti dell’ambasciata a Erevan. Con lui Pierandrea Giagnoli, Laura Marciani e Patrizio Paolucci. Il tema centrale è stato quello della tradizione, ma soprattutto la grande possibilità per alcune eccellenze dell’enogastronomia reatina di farsi conoscere attraverso le ricette preparate dai quattro cuochi di Federcuochi Rieti: tradotto, vuol dire anche la possibilità di aprire nuovi canali di vendita per le aziende che hanno partecipato con i loro prodotti. «Quest’anno è stata la volta dell’Armenia - racconta il presidente della sezione locale dell’associazione, Elia Grillotti - ma è un progetto a cui abbiamo aderito da anni e che ci ha permesso di far conoscere usi, costumi e tradizioni e prodotti tipici del nostro territorio già in molte parti del mondo. Siamo stati a Tokyo, Tunisi, Londra, Mumbai, Calcutta, e tante altre città».

L'obiettivo
«L’evento - prosegue Grillotti - consiste nella preparazione di cene di gala nelle Camere di commercio italiane all’estero o, come in questo caso, nelle ambasciate italiane.

L’ambasciatore in Armenia, Alfonso Di Riso, si è dichiarato entusiasta della riuscita della serata e si è parlato già di diverse altre serate simili che presto organizzeremo». «Esprimo i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti alla Federcuochi Rieti - afferma Elisabetta Occhiodoro, presidente del comitato gemellaggi e relazioni internazionali - per il grande impegno che mettono nel promuovere il nostro territorio. Con la loro attività, questi cuochi, sono sempre disponibili per le tante attività volte a far conoscere Rieti e le sue eccellenze attraverso la cucina a tutto vantaggio non solo delle proprie realtà, ma anche e soprattutto di tante aziende che sposando il progetto, mettono a disposizione i loro prodotti».

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