Rieti, Athens Throwdown: Gunnella d'oro,
bene anche l'altro reatino Bertelli
"Una bellissima esperienza". Le foto

Luca Bertelli in azione durante gli Athens Throwdown
di Christian Diociaiuti
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Giovedì 28 Aprile 2016, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 11:11

RIETI - Il crossfit reatino cresce non solo nei numeri, ma anche nei risultati. Si sono fatti valere i reatini che hanno partecipato in Grecia agli Athens Throwdown lo scorso weekend: quella ellenica è una competizione internazionale di crossfit a cui hanno avuto accesso oltre 300 atleti. Primo posto nella Master 45+ per Marco Gunnella, 22esimo posto per Luca Bertelli e 32esimo per Silvia Procoli nelle categorie di competenza. Risultati condizionati dalle qualifiche in patria per i tre, che però non sapevano di questa piccola clausola: "Nonostante le posizioni di classifica siano state minimamente penalizzate dalle nostre posizioni di partenza, ci siamo difesi benissimo" osserva Gunnella. Marco, Luca e Silvia si allenano nella palestra XLab di Belmonte e sono l'apice di un movimento che si arricchisce sempre più in città, stelle di una palestra che tra le sue fila vanta anche un'eccellenza delle Mma come Alessio Sakara, da poco reduce dal trionfo di Oktagon. "Grazie a Davide Giampietri e Tamara Smordoni della Xlab Sport Academy per il loro supporto" sottolinea ancora Gunnella.

MARCO GUNNELLA, UN ITALIANO D'ORO

Mentre Silvia Procoli è riuscita a risalire dalla 69esima posizione fino alla 32esima grazie ad una prova super con un wod di corsa e sollevamento del bilacere da 35 kg, Luca Bertelli è balzato dalla 49esima alla 22esima: entrambi hanno dimostrato che se fossero stati azzerati i punteggi della qualifica avrebbero potuto raggiungere la finale. Step ragiunto e in cui ha trionfato Marco Gunnella, diventato da subito l'uomo da battere nella categoria di sua competenza, Master 45+ in cui era l'unico italiano." Non me lo aspettavo, vista la grinta e la preparazione dei miei avversari, due spagnoli, un turco ed un messicano ormai residente a Dubai. Ho raggiunto subito il primo posto - spiega - dopo aver terminato i sei workout di sabato e domenica con due primi posti, mi sono difeso nella finale con un chipper di 15 minuti, un workout a stazioni multiple dove prima di accedere alla stazione successiva devi ripetere tutti gli esercizi delle stazioni precedenti, che mi ha messo a dura prova. Alla fine, però, sono riuscito ad arrivare al primo posto". Marco a causa dei ritardi accumulati dall'organizzazione, non ha potuto ritirare il premio per non perdere l'aereo del rientro ed ha delegato una sua amica a presenziare sul podio al suo posto: "Il risultato finale l'ho saputo quando sono atterrato in Italia - ha raccontato l'atleta, architetto 46enne - la gara è una bellissima esperienza che consiglio a tutti coloro che fanno CrossFit, per mettere alla prova sia il loro fisico che la loro testa perché proprio quando la stanchezza comincia a farsi sentire cuore e cervello ti danno quello che manca".

BERTELLI CONQUISTA POSIZIONI

Luca Bertelli ha chiuso 22esimo ad Atene: "Sono stati due giorni di gara molto intensi con Wod impegnativi, un livello degli atleti molto più alto delle aspettative, tutto in terra straniera e alla prima esperienza in una gara di rilievo internazionale. Ma alla fine ci siamo difesi bene. Il 22esimo posto è stato aggiunto partendo purtroppo dalla posizione deficitaria di 49esimo su 70 atleti. Questo posizionamento di partenza è stato ricavato dalle qualifiche fatte in patria. A noi nessuno aveva detto che la gestione dei tre Wod di qualifica avrebbe influito sulla posizione di partenza, facendoci iniziare la gara con un deficit non indifferente.

La 22esima posizione in fin dei conti mi sta bene tenendo conto di come ho gestito i due giorni di gara. Certamente, però, non nego di avere l'amaro in bocca per non essere riuscito ad arrivare in un posizionamento fatto di una cifra soltanto. Complice - aggiunge Bertelli - l'inesperienza in gare di questo tipo, la gestione autonoma dei wod, la posizione di partenza, svariate weaknesses e qualche errore in fase di giudizio, in determinati frangenti sono sicuro che avrei potuto fare di meglio ed è quello che farò la prossima volta, avendo un bagaglio sicuramente arricchito rispetto ad una settimana fa. Al di là di tutto comunque, una bella esperienza dalla quale ho capito diverse cose, ed ho soprattutto realizzato che di lavoro da fare ce n'è ancora tanto e che, qualsiasi posizionamento raggiunga, questa disciplina mi piace e mi entusiasma ogni giorno di più e che quindi quello che dovrà essere fatto, sarà fatto nel modo migliore possibile".

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