Rieti, coronavirus, solidarietà alimentare,
Cisl: «Oltre un milione di euro
​per i comuni del Reatino»

Rieti, coronavirus, solidarietà alimentare, Cisl: «Oltre un milione di euro per i comuni del Reatino»
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Lunedì 30 Marzo 2020, 15:18 - Ultimo aggiornamento: 15:32

RIETI - «Siamo in una vera emergenza sociale ed economica. Quello che il Covid sta generando nella nostra Regione è addirittura peggio della profonda crisi finanziaria mondiale che portò al crac del colosso Lehman Brothers», affermano i Segretari Generali della Cisl Lazio e della Fnp Cisl Lazio, Enrico Coppotelli e Paolo Terrinoni, e il Presidente Anteas Lazio Tommaso Ausili sull'emergenza coronavirus.

«Bene che i 400 milioni di euro del Governo siano vincolati, ossia destinati esclusivamente a misure urgenti di solidarietà alimentare per consentire alle persone in stato di necessità di soddisfare i bisogni più urgenti ed essenziali. Perché purtroppo è di questo che stiamo parlando. In questa fase stiamo assistendo, soprattutto per gli anziani  e per i disoccupati anche alla difficoltà di soddisfazione dei bisogni primari - prosegue la nota Cisl - La Cisl del Lazio, l’Fnp Cisl Lazio e l’Anteas Lazio hanno fatto una mappatura delle risorse che verranno assegnate ai Territori del Lazio».

Questo la ripartizione fornita dalla Cisl per i 378 Comuni che è pari a circa 37 milioni di euro.

I Comuni della Provincia di Frosinone riceveranno complessivamente € 3.771.436,75

I Comuni della Provincia di Latina € 4.356.453,99

I Comuni della Provincia di Rieti € 1.070.750,05

I Comuni della Provincia di Roma € 25.539.710,85

I Comuni della Provincia di Viterbo € 2.256.141,51

«Una boccata d’ossigeno in quei territori e in quelle piccole comunità  dove maggiormente si annidano il disagio e le difficoltà quotidiane. Crediamo fortemente a questa iniziativa, in quanto potrebbe diventare un catalizzatore per le catene di solidarietà - conclude la nota - Il nostro Territorio Regionale è sempre stato storicamente solidale ed è per questo che è il momento di fare squadra tra le filiere dei produttori, delle associazioni, delle aziende e delle persone singole, o tramite l'attivazione coordinata a supporto del progetto delle grandi strutture associative e di volontariato».

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