Rieti, coronavirus, Eleonora Vicari
biotecnologa in Piemonte:
«Bene il lavoro ma situazione
difficile in zona, mi manca il mare»

Eleonora Vicari
di Mattia Esposito
2 Minuti di Lettura
Sabato 2 Maggio 2020, 12:30

RIETI - Eleonora Vicari, 30 anni, è una dei tanti reatini che, anche per scelte ed esigenze lavorative, si trova a passare questa quarantena lontana dalla sua città. Laureata in Biotecnologie agro-alimentare all'Università dell'Aquila, prima di consguire la specializzazione a Verona vive ormai stabilmente a Novara, in Piemonte una città che dista solo una manciata di chilometri dal confine con la Lombardia.

«La vicinanza con la Lombardia ha portato preoccupazione fin dall'inizio dell'emergenza - racconta Eleonora - ciò che credi sia molto lontano in realtà ti rendi conto sta accadendo a pochi chilometri da te. Già nel secondo Dpcm siamo stati inseriti nella macro zona rossa, e da allora poco è cambiato. La vita sociale e le città sono completamente compromesse e il nostro bollettino regionale non è dei migliori».

Un Nord dilaniato dall'emergenza coronavirus, che non ha impedito comunque a molte persone di continuare a lavorare: «Lavoro ad Arona - continua Eleonora - sul lago Maggiore, mi occupo di controllo qualità in una azienda dolciaria che produce cioccolato. Trattandosi di settore alimentare non abbiamo mai smesso di lavorare, ovviamente con tutte le misure di contenimento e prevenzione per il Covid-19. La fornitura ai nostri clienti è stata garantita, chissà... magari è positivo aver portato un po' di dolcezza in questo periodo di quarantena. Per il mio fidanzato, ad esempio, la situazione è più difficile, Lui è ingegnere, ha partita Iva, i cantieri sono ormai chiusi dal 6 marzo e da quella data non ha più lavorato».

Al di là dell'aspetto lavorativo, anche la vita quotidiana è stata completamente stravolta: «Dal punto di vista sociale è cambiato tutto - racconta ancora Eleonora - pesa non poter più fare anche le piccole cose: una passeggiata in centro città nel fine settimana, prendere un semplice caffè al bar, ma soprattutto l'impossibilità di poter programmare un ritorno a casa per chi, come me, si trova lontano dalla famiglia».

Nella vita i momenti di difficoltà aiutano a capire l'importanza anche dei gesti più semplici, la cui mancanza si sente: «La prima cosa che farò quando tutto questo sarà finito è una passeggiata al mare». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA