«Ritengo giusto indirizzare un appello a chi, come spesso è stato possibile accertare, opera di fatto nell’illegalità. Riteniamo questo un comportamento non corretto nei confronti di chi paga le tasse sul proprio lavoro rispettando rigidamente il Decreto sul contenimento del contagio da Covid-19 con tutte le difficoltà che ne conseguono. Mentre c’è chi accetta le richieste dei nostri stessi clienti noi purtroppo siamo costretti, anche nel segno di una deontologia professionale, a rifiutare e non certo per nostra volontà ma nel pieno rispetto delle restrizioni imposte da questa emergenza».
Ma non è tutto perchè sono state diverse le segnalazioni giunte direttamente alla Confartigianato di Rieti circa persone che in questi giorni svolgono attività di parrucchiera o estetista presso la propria abitazione o a domicilio: «Sono giunte segnalazioni con nomi e cognomi di chi opera in assenza di sicurezza e in concorrenza con chi non ce la fa ad affrontare una crisi di tale portata - precisa il presidente D’Angeli - per questo chiedo a tutti di mettersi una mano sulla coscienza rivolgendomi anche agli stessi clienti che sono consapevoli di questa situazione e che comunque richiedono ugualmente tali servi. Chi opera fuori dai saloni commette un reato penale oltre a mettere seriamente a rischio la salute delle persone».
Un messaggio chiaro che però vuole andare oltre andando anche ad interessare direttamente il Governo contro il cui operato e quello di chi lavora nell’illegalità si sta ora organizzando una manifestazione di protesta: «Chiediamo di riaprire i nostri esercizi commerciali almeno a metà maggio - spiega il presidente del ssettore Benessere di Confartigianato - sperando che tutto finisca presto e si possa ricominciare in sicurezza il prima possibile nella speranza che il Governo prenda la giusta direzione e ascolti nel nostre esigenze. Se chiuderanno le partite Iva andrebbe in crisi un intero sistema». A breve l’organizzazione di una protesta o flashmob anche a Rieti.
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