Rieti, coronavirus, ciclismo in rosa
grazie a “Miss Bike”, la nuova
sfida della mobilità sostenibile
lanciata da Simona Simeoni

Simona Simeoni nel suo negozio Miss Bike
di Emanuele Faraone
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Mercoledì 20 Maggio 2020, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:06

RIETI - Un autentico vulcano di entusiasmo e di idee. Questo e molto altro è Simona Simeoni che dall’apertura del proprio negozio di ciclismo “Miss Bike” – inaugurato nel marzo del 2019 - ha portato in città una nuova filosofia di ciclismo tutta al femminile. Ed ora, ai tempi del Covid-19 - di un modo di muoversi alternativo e più sostenibile, in una città in cui l’impiego di biciclette per gli spostamenti ordinari non ha mai preso veramente piede.

Così, con l’emergenza sanitaria che incombe e le fisiologiche restrizioni rese necessarie dal distanziamento sociale, Simona è ora pronta a lanciare su Rieti un tipo di mobilità tutta elettrica e su due ruote. Spostamenti più ecologici, più sani, non inquinanti e soprattutto, in questo periodo, più sicuri in quanto si vanno ad evitare contatti ravvicinati sui mezzi pubblici o in auto. Tre ebike elettriche sono già pronte presso il negozio di via Paolessi per una prova al pubblico, mentre quelle in arrivo, appena ordinate, sono state tutte già prenotate.

Che sia la volta buona per un’inversione di tendenza in una città in cui tra l’altro l’utilizzo della bicicletta risulta comunque agevole? «Quest’anno il mio progetto è incentivare l’acquisto di biciclette elettriche – spiega Simona – ma anche citybike, mountain bike e gravel. Abbiamo da subito proposto grossi sconti già prima degli incentivi statali proprio per promuovere l’acquisto di biciclette nell'ottica di una concezione alternativa all'auto».

Tra le numerose iniziative anche la vendita di mascherine idrorepellenti, lavabili e certificate con ogni tipo di grafica che le hanno regalato un'enorme soddisfazione: 11 mascherine sono state richieste e spedite agli ingegneri del Cern di Ginevra che avevano vista quella di un collega reatino il quale, a sua volta, le aveva ricevute dai propri genitori, clienti del negozio “Miss bike”.

Tanti i progetti in pentola ma ora prima di tutto rialzare la testa, ma con il giusto approccio: «Vogliamo riguadagnare la dignità che ci è stata tolta a livello commerciale – precisa Simona – ma serve farlo aiutando tutti i commercianti locali tornando agli acquisti nei negozi sotto casa. Io ho bisogno di un pigiama ma ho atteso che riaprisse il mio negozio di fiducia a Rieti. Comunque vedo che molti reatini agli acquisti online preferiscono un contato diretto col venditore».

Anche nello sport un nuovo modello di approccio: «La nostra linea è stata sempre quella di praticare sport per stare bene e in salute senza la pressione dell’agonismo o del risultato – precisa Miss bike Simona – e questa è anche la filosofia della squadra ciclistica che abbiamo recentemente fondato».

Anche in via Paolessi il colpo del coronavirus è stato duro in quanto la chiusura dell’attività è giunta al momento del cambio stagione con fatture pagate anticipatamente (senza poi incassare) e altre in arrivo con l’abbigliamento di mezza stagione invenduto in magazzino o destinato ad essere svenduto. «Giustamente i fornitori possono fare sconti solo sul tempo – chiude Simona – dilazionando i pagamenti di qualche mese.

Ma sapremo riprenderci. Punto molto sulla qualità dei prodotti e del vestiario, su marchi italiani e manifatture di pregio».   

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