Rieti, coronavirus: Gianpaolo, infermiere reatino
in Liguria e un matrimonio rinviato a data da destinarsi

Gianpaolo Ficorilli
di Samuele Annibaldi
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Domenica 26 Aprile 2020, 01:35 - Ultimo aggiornamento: 14:16
RIETI - Coronavirus. Infermiere reatino in Liguria, a Sanremo. Tutto era pronto per il matrimonio, ma il coronavirus ha provocato il rinvio, prima ad agosto, poi a data da destinarsi. Il suo racconto e la "nostalgia" per il Terminillo.
Gianpaolo Ficorilli è un giovane di 26 anni originario di Contigliano il quale, nel 2016, si era trasferito a Rieti per terminare gli studi prima di intraprendere la carriera di infermiere nel Nord Italia. Dopo la laurea in Scienze infermieristiche conseguita a Rieti, il concorso e la chiamata a Monza e poi, dal 2018, il passaggio all’ospedale di Sanremo, dove oggi lavora presso il Pronto soccorso. Tornava a Rieti con cadenze regolari, dividendosi tra amici e famiglia, ma ora è bloccato in Liguria, dove ha dovuto rinviare anche il matrimonio.

Il racconto
«Lavoro a Sanremo da quasi due anni - spiega Ficorilli - lo spostamento non mi è pesato, ho trovato un ambiente accogliente e poi l’amore per una ragazza del luogo, Alice, che avrei dovuto sposare a maggio, ma con quello che sta succedendo abbiamo dovuto rinviare prima ad agosto e poi a data da destinarsi». Quello che manca di più a Gianpaolo sono la famiglia e gli amici di Contigliano e Rieti. «I collegamenti non sono particolarmente comodi tra Sanremo e Rieti e la tragedia del ponte Morandi non ha reso agevole gli spostamenti su gomma - osserva. - Cerco di tornare a casa con una frequenza più o meno regolare, ma i tempi non sono brevi, visto che quando vengo in aereo debbo partire da Nizza». La Liguria è una regione che ha avuto parecchi casi di coronavirus, dovuti spesso a contagi arrivati da altre regioni del nord, con molte persone che hanno la seconda casa in riva al mare. «La situazione che stiamo vivendo in questo momento legata alla pandemia Covid-19 non è affatto facile - sottolinea Gianpaolo - davvero tanti casi e, purtroppo, anche qualche collega è stato coinvolto e non ce l’ha fatta. Abbiamo da subito preso le dovute precauzioni, tra dispositivi e soluzioni logistiche per creare un sistema per l’accoglienza e il trattamento dei pazienti e il nostro impegno in stretta sinergia col personale medico ha garantito risposte efficaci. All’inizio è stata dura, come essere investiti da un ciclone. La situazione sta lentamente migliorando, ma non ne siamo ancora fuori, ci vorrà tempo». Un pensiero va al Reatino, ai luoghi del cuore. «Sono dispiaciuto per le persone contagiate a Contigliano, è stato un momento difficile per il paese a causa della chiusura completa, ma ora so che la situazione è migliorata - conclude Gianpaolo, che esprime un desiderio. - Qui a Sanremo sto bene ma non posso non pensare tutti i giorni a Rieti e al mio monte, il Terminillo, che spero possa tornare presto a essere una montagna valorizzata per il suo grande splendore».
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