Rieti, le edicole punto di riferimento
nei piccoli centri come Casperia:
«I giornali si vendono perché
c'è bisogno di informazione»

Rieti, le edicole punto di riferimento nei piccoli centri come Casperia: «I giornali si vendono perché c'è bisogno di informazione»
di Samuele Annibaldi
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Martedì 14 Aprile 2020, 10:30

RIETI - L’edicola di Roberto De Dominis nel negozio Tabacchi & Non solo, non è solo una semplice rivendita di giornali e riviste, ma un vero punto di riferimento a Casperia. Ubicata nella piazza principale del paese, piazzale Oddo Valeriani, rappresenta un crocevia nel quale chi sale o scende dal centro storico medievale, o chi arriva in piazza  deve per forza di cose transitare. E se in condizioni normali le edicole, considerate  presidi deputati alla diffusione dell’informazione, in questo particolare periodo di emergenza sanitaria da coronavirus (a casperia fortunatamente ad oggi nessun caso)  diventano essenziali e servizio pubblico indifferibile al punto che nessun decreto, in piena emergenza Covid, ha mai pensato a chiuderle.

Il titolare
«Il fatto – spiega il titolare dell’edicola di Casperia, Roberto De Dominicis - è che il lavoro complessivo del negozio è sceso. I giornali si vendono perché c’è bisogno di informazione e di quel senso di normalità, ma nel complesso gira molto meno gente. Pensate solo fino ad inizio marzo quando il mattino la piazza era piena, le scuole aperte con decine e decine di genitori che accompagnano i figli, tutte le attività aperte, i tanti turisti stranieri che soggiornavano nel centro storico al punto che, podio delle vendite a parte che vede da sempre al primo posto Il Messaggero, davanti a Repubblica e Corriere della Sera, per un periodo ho avuto nelle disponibilità la vendita del Times».

Orari ridotti e voglia di normalità
«Come la stragrande maggioranza delle edicole anche quella di Casperia osserva orario di lavoro ridotto, solo la mattina, proprio in virtù di quanto specificato all’inizio dal titolare il quale lavora con precauzioni, mascherina e igienizzanti all’ingresso, si entra uno alla volta ed è stato installato un divisorio in plexiglass. “L’auspicio – conclude Roberto De Dominicis- è tornare presto alla normalità, al buongiorno non fugace di chi ora viene a prendere il giornale ma, come era prima, allo scambio di un parere, al commento di una notizia locale, di sport, di politica, ad una battuta che sa tanto di rapporti umani veri e che in questo momento sembrano mancare malgrado ci si sforzi».   

Roberto dalla sua edicola aspetta il ritorno alla normalità parafrasando una frase di canzone di Dalla che diceva “l’impresa eccezionale è essere normali” e che mai come in questo momento si rende attuale.   

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