Coldiretti: «Bene sul progetto
per il Terminillo, occasione d'oro
per promuovere il made in Rieti»

Campagna amica della Coldiretti al Terminillo
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Mercoledì 13 Maggio 2020, 15:26

RIETI - Coldiretti Rieti accoglie positivamente e con entusiasmo il progetto “Terminillo Stazione Montana Turismo Responsabile”. In un territorio così ricco di risorse naturali e paesaggistiche, è giusto pensare ad un ampio ed articolato progetto di promozione, che punti a riqualificare alcune aree dismesse, come quelle del Terminillo, ad ampliarle e nel contempo ad ottimizzare le risorse del territorio.

«Un progetto di esaltazione turistica – spiega il presidente della Federazione di Coldiretti Rieti, Alan Risolo - nel rispetto dei luoghi, della flora e della fauna ed all’insegna di un turismo responsabile, è a nostro avviso, la ricetta giusta per la partenza e la ripartenza economica dell’intero comprensorio reatino. Un progetto ambizioso, che intende mettere d’accordo coloro che lo vedono come un’opportunità di sviluppo e di margine economico, con chi è prioritariamente attento all’impatto ambientale delle opere da realizzare e al rispetto e alla conservazione degli habitat».

Coldiretti Rieti, a tal proposito, ritiene che la realizzazione di un opera, che contemperi valori ambientali e necessità di crescita economica, improntata a logiche di sostenibilità, possa rappresentare il valore aggiunto, utile a  stimolare molti potenziali utenti, a preferire la struttura in parola ad altre.

«La sostenibilità, intesa ad esempio come eticità nell’uso delle risorse della montagna – aggiunge Risolo - basso consumo delle risorse energetiche, propensione allo sviluppo di un’economia circolare diffusa, sviluppo economico incentrato sulla valorizzazione delle risorse locali, può diventare il tratto distintivo del progetto, anche in termini promozionali e di marketing».

Coldiretti inoltre, ritiene che le scelte relative alla messa in opera del progetto, debbano essere improntate ad un’attenzione profonda, sia ai tempi di realizzazione, che ai fondi disponibili, per completare gli investimenti previsti. «In tal senso – prosegue Risolo - in via prudenziale, la nostra Organizzazione auspica che i lavori siano effettuati per lotti funzionali, così da fronteggiare eventuali ritardi o oggettive difficoltà di realizzazione del progetto nella sua interezza. Senza dimenticare la vocazione dei territori reatini, soprattutto quelli di prossimità».  

Coldiretti spera in un’intensa propulsione dei settori indotti. Tra questi l’agricoltura, capace di produrre materie prime ed alimenti di assoluta qualità, ma anche di manutenere e conservare paesaggi e territori davvero unici, rendendoli fruibili ad una collettività responsabile.  «E’ fondamentale che l’opera sia foriera di un benessere diffuso – conclude Risolo -. A tal fine, sarebbe interessante ed innovativo avere una stazione che preveda impatto zero anche in termini di approvvigionamento alimentare - come l’utilizzo di prodotti locali almeno in ogni menù delle strutture ricettive - con la presenza di vari punti di ristoro a km zero, di supporto anche all’utenza che fruisce della montagna durante il periodo estivo. A tal proposito, si potrebbe pensare a forme di finanziamento innovative, ad esempio il crowdfunding, per sostenere la realizzazione di percorsi naturalistici, che consentano la fruizione della montagna. In aggiunta, riteniamo importante pensare alla strutturazione di mercati di Campagna Amica, così da sostenere ancor di più la commercializzazione di prodotti a km zero, sinonimo di distintività e qualità».

La stazione Montana Turismo Responsabile del Terminillo, oltre ad offrire servizi ricreativi di alta qualità, potrebbe connotarsi come “Stazione del Turismo Responsabile e della salubrità ambientale ed alimentare”, divenendo così un’opera sostenibile, sia in termini di realizzazione che di fruizione, e tutti questi aspetti potrebbero trovare sintesi comunicativa nella realizzazione di un marchio “ad hoc”. Con queste attenzioni, tutte fondate sui criteri ispiratori di Coldiretti, sarà possibile determinare ricadute economiche non solo su porzioni di territorio o su alcune categorie, ma sull’intero sistema produttivo reatino. 

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