Rieti, coronavirus, le sorelle Marciello
a Shanghai e a Perugia: «Dalla
Cina ora non si può tornare,
restiamo in contatto via chat»

Elisa e Maria Grazia Marciello
di Giulia Moroni
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Venerdì 8 Maggio 2020, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 12:00
RIETI - Le sorelle Maria Grazia ed Elisa Marciello stanno vivendo il coronavirus lontane da Rieti e dalla loro famiglia. Maria Grazia, 38 anni, vive a Shanghai (Cina) da dicembre 2015 e lavora come Global Merchandiser Senior Manager per Weekday - uno dei marchi del Gruppo H&M. Elisa, 35 anni, vive a Perugia dove lavora come portalettere all’ufficio postale e collabora con uno studio fotografico.

Come avete vissuto l'emergenza coronavirus?
Maria Grazia: «Sono stata fortunata, per circostanze del tutto casuali e legate alla mia vita privata, ad essere stata "nel posto giusto al momento giusto".  Sono atterrata in Italia il 20 dicembre, ed avevo gia' in programma di fermarmi in Europa (lavorando dal nostro ufficio di Milano), fino a dopo le festività del Capodanno Cinese. Ho poi rinviato il mio rientro in Cina di 2/3 settimane per occuparmi di alcune pratiche burocratiche e sanitarie legate a quello che sarebbe dovuto essere un imminente trasferimento a Cape Town, in Sudafrica - ma la settimana successiva all'outbreak di Codogno, ho capito che era venuto per me il momento di partire di nuovo alla volta di Shanghai. Era il 28 febbraio. Una volta in città, sono stata barricata in casa per 14 giorni filati, senza mai uscire, e con l'obbligo di comunicare la mia temperatura corporea due volte al giorno alle autorità sanitarie. Alla fine di questo periodo di quarantena, grazie ad un QR code che ognuno di noi ha (a prescindere dalla nazionalità), sono stata autorizzata a riprendere con le mie normali attività, compreso rientrare in ufficio. Ovviamente si esce tuttora di casa sempre e solo con la mascherina».

Elisa: «Ero qui a Perugia, avevo fatto l’ultimo servizio fotografico a Roma la settimana prima che uscisse il decreto, poi dal 1° aprile ho preso servizio, ho un contratto part time di sei mesi l’anno da aprile a settembre. L’azienda ci aveva anche messo a disposizione di traslare, solo per quest’ anno il periodo lavorativo ma io ho deciso di entrare visto che sapevo che con il nuovo decreto non saremmo stati a contatto con l’utente. Durante il tempo libero a casa, leggo, metto a posto le foto, con il mio compagno vediamo i film e abbiamo approfittato per sistemare casa».

Come è cambiato il modo di lavorare?

M.G: «H&M ha dato la possibilità a tutto il personale di lavorare da casa al momento della ripresa post Capodanno cinese (10 Febbraio), provvedendo con un potenziamento dei nostri sistemi informatici e cercando di fornire un laptop a tutto il personale. Abbiamo avuto degli obblighi inerenti al numero massimo di persone consentito in ufficio - per cui abbiamo operato a rotazione - ma, a prescindere da ciò, ognuno di noi ha potuto e può' accedere agli spazi aziendali solo previo trascorrimento di 14 giorni in città. Chiunque ha avuto la possibilità di disporre gratuitamente della distribuzione di due mascherine al giorno. Ci è stato anche fornito un rimborso per I taxi (da e per l'ufficio), per tutti quelli che volessero evitare l'utilizzo dei mezzi pubblici. A partire da oggi, tutte le misure di cui sopra sono state rimosse - salvo l'uso continuo della mascherina».

E: «I primi giorni avevo un po’ di paranoia, lavoriamo con mascherina e guanti, quando le persone devono firmare se ci autorizzano firmiamo noi a posto loro e glielo lasciamo in cassetta, Le prime due settimane non c’era tanta posta, in questi giorni lavoriamo abbastanza a pieno regime, a turni, momentaneamente per il mese di maggio sto lavorando a Marsciano. Per il lavoro da fotografa, ora è un po' tutto in stand-by, questo è un periodo dove avevamo in programma molti matrimoni, molti hanno rimandato all’anno prossimo».

Come restate a contatto con la vostra famiglia?
Il modo migliore per rimanere in contatto con chiunque viva in Cina è We Chat, solitamente il weekend ci diamo appuntamento per fare le videochiamate di famiglia perché con il fuso orario a volte non è semplice, tramite messaggi invece ci ci scriviamo tutti i giorni.

Maria Grazia, vista la fase più avanzata rispetto all’Italia come si vive adesso in Cina, quali consigli si sente di dare a chi vive in Italia?
«Alcune scuole sono ancora chiuse, piscine, parchi ancora non pienamente accessibili. Per quanto riguarda il resto sembra essere tornato tutto alla normalità. Salvo che è vietato l'ingresso agli stranieri, per cui nessuno di noi al momento può permettersi il lusso di viaggiare fuori dalla Cina non potendo poi fare ritorno. Non abbiamo ancora nessuna notizia sul quando questo stato di cose cambierà. Agli italiani posso consigliare di avere pazienza, di essere cooperativi, rispettosi e prudenti».
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