Rieti, coronavirus: buoni spesa,
in città già superate mille domande

Spesa
di Daniela Melone
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Sabato 25 Aprile 2020, 01:13 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 14:26
RIETI - Coronavirus. Buoni spesa, a Rieti superate le mille domande. Sono 1137 a Rieti le domande presentate per i buoni spesa (che possono essere avanzate fino alle 24 del 30 aprile). Fino a ieri ne erano state esaminate 1100. 516 sono le card consegnate ai primi beneficiari, in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda. 215 le domande escluse, 69 quelle annullate o ritirate. 300 sono sospese per informazioni incomplete.
Ma prima ancora dello stanziamento dei soldi di Governo e Regione, attraverso la mensa di Santa Chiara e i volontari, sono stati recapitati farmaci a domicilio (una settantina le consegne) e 140 pacchi alimentari. «La platea di gente che necessitava di un sostegno alimentare – commenta il sindaco Antonio Cicchetti - è cresciuta rispetto ai dati già conosciuti dai Servizi sociali, a fronte di questa emergenza che ha portato più gente ad aver bisogno. Il contributo del Governo e della Regione è un aiuto, ma non rappresenta la soluzione. Noi siamo stati tempestivi, tra i primi nel Lazio, a consegnare gli aiuti».
«Le prime richieste – commenta da Antrodoco il sindaco Alberto Guerrieri – sono arrivate dalle famiglie più fragili che seguivamo. Chiedevano generi di prima necessità e ci siamo attrezzati da subito con il volontariato. Poi il disagio è cresciuto, abbiamo stanziato i primi fondi per far fronte alle esigenze. Da Governo e Regione abbiamo poi ricevuto 25 mila euro, distribuendo, prima di Pasqua, buoni spesa per un valore di 14 mila euro. Una quarantina le famiglie aiutate finora, ma il bando è stato riaperto. C’è poi il bando regionale per il sostegno al pagamento degli affitti o il supporto a chi usufruiva di tirocini formativi o legati alle disabilità e al mondo del disagio psichico. Abbiamo deciso di continuare comunque ad erogare l’aiuto che veniva dato a queste persone, alle quali siamo accanto anche con i nostri assistenti sociali. Mi hanno comunque sorpreso due dati: il primo è relativo al fatto che non è stata ancora raggiunta la capienza dei soldi stanziati e ciò dimostra come la situazione media di Antrodoco non è male e che il tessuto sociale ha retto all’impatto del coronavirus. L’altro aspetto è che però alcune categorie di persone, che mai avrei immaginato, sono venute a chiedere aiuto, uomini e donne abituati a una vita dignitosa, che la mancanza di reddito ha fatto precipitare in difficoltà».
A Cittaducale arrivano a domicilio mascherine per gli over 65, medicinali, spesa, materiale didattico e pc per gli studenti che hanno difficoltà nelle lezioni a distanza. «Ad oggi – spiega il sindaco Leonardo Ranalli – per i buoni spesa abbiamo utilizzato 54 mila euro dei 67 mila stanziati. Evase tutte le richieste arrivate, salvo alcuni casi che necessitano di approfondimenti da parte degli uffici. Abbiamo distribuito mascherine negli esercizi commerciali o porta a porta, alle persone più fragili. Consegniamo medicinali e generi alimentari a domicilio per chi è più in difficoltà e abbiamo potenziato l’assistenza domiciliare, mentre sono stati riprogettati tutta una serie di servizi come quello di assistenza specialistica con la cooperativa “Le nuove chimere”, che ha attivato uno sportello psicologico o con l’associazione “La Strada”, che offre il servizio di doposcuola a distanza e collabora, con due volontarie del servizio civile, all’attività del Coc».
Per i cittadini del Distretto Rieti 1 il Consorzio sociale ha attivato il numero verde 800 845620 che offre, dalle 9 alle 18, dal lunedì al venerdì, sostegno psicologico e sociale.
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