Rieti, coronavirus, a Poggio Mirteto
scontro politico sui buoni spesa

Rieti, coronavirus, a Poggio Mirteto scontro politico sui buoni spesa
di Samuele Annibaldi
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Domenica 26 Aprile 2020, 09:22

RIETI - E’ un botta e risposta di natura politica e di visioni diverse quello che in queste ore anima discussioni reali sulla piazza virtuale come quella dei social a Poggio Mirteto, tra il Gruppo di opposizione “Noi per Poggio Mirteto” e la maggioranza consigliare.

Il casus belli sulla gestione dei buoni spesa per l'emergenza coronavirus e sul dove spenderli, se solo a Poggio Mirteto o anche nei Supermarket di Fuori Dazio che territorialmente ricadono a Montopoli,  arriva dopo un post pubblicato sulla pagina facebook “Noi per Poggio Mirteto” nella quale gli esponenti dell’opposizione riassumono alcuni passaggi di quanto avvenuto nella commissione consigliare.

L'opposizione
«Il confronto con la maggioranza è stato serrato ma costruttivo e ciò fa ben sperare – scrivono gli esponenti del gruppo Noi per Poggio Mirteto- in particolare è risultato proficuo il confronto con l'assessore Colli, molto meno quello con la consigliera Colangeli, che si è opposta fortemente in particolare riguardo la gestione dei buoni spesa che il nostro gruppo vorrebbe fossero utilizzati negli esercizi del territorio comunale, per rilanciare l'economia anche dei piccoli negozi a gestione familiare».

La replica
A stretto giro la stessa consigliera di maggioranza e sempre via facebook, Giulia Colangeli, risponde per smentire le dichiarazioni del gruppo Noi per Poggio Mirteto.
«"Opposta fortemente” non è il mio modus operandi – scrive la Colangeli- I buoni spesa hanno il fine di sostenere le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19, sono uno strumento di solidarietà, per questo ho concordato di estendere la proposta anche ai 2 supermercati del comune di Montopoli di Sabina. Il cittadino che ne ha diritto deve essere libero di scegliere in base alle proprie esigenze dove andare. Ricordo che il bando è stato pubblicato e condiviso con tutto il consiglio comunale il 31 marzo perché solo ora la minoranza ha posto questo problema?».

La controreplica
La controreplica arriva dal consigliere Alberto De Santis che rappresenta il gruppo Noi per Poggio Mirteto in seno alla Commissione il quale ribadisce  che «in un momento di crisi le grandi aziende di distribuzione come i supermercati sono quelle che stanno soffrendo di meno. Sono i piccoli negozi a gestione familiare che si trovano nei centri urbani a soffrire di più. È vero , potranno avere i prezzi leggermente più alti perché non possono competere con i Giganti, ma proprio per questa loro "debolezza" andrebbero maggiormente tutelati. Aiutare i cittadini in difficoltà con i buoni spesa è una cosa sacrosanta e positiva per loro e ancora più utile se questi buoni spesa fossero utilizzati nei piccoli negozi. In questo modo il vantaggio sarebbe duplice: verrebbero aiutate le famiglie e le piccolissime attività commerciali. Questo è solo il mio pensiero pragmatico, lontanissimo da qualsiasi volontà di polemica».

La maggioranza
A chiudere la giornata un comunicato stampa della maggioranza a firma della capogruppo consigliare Serena Di Giacobbe la quale parla di «ennesima strumentalizzazione politica».
«Quanto dichiarato dal consigliere Alberto De Santis in merito al confronto avvenuto in Commissione non risponde al vero – scrive il capogruppo di maggioranza-  in ordine alla gestione dei buoni spesa il consigliere di minoranza ha proposto che gli stessi, al fine di supportare le partite Iva del territorio, venissero utilizzati all' interno del territorio comunale e non nel comune di Montopoli di Sabina, dove si trovano due dei tre supermercati che hanno aderito all' avviso pubblico pubblicato dal comune.

Bando che è stato condiviso anche dal gruppo consiliare “Noi per Poggio Mirteto”. A tale proposta, tutti i componenti di maggioranza della commissione unitamente alla giunta presente in videoconferenza, hanno fatto presente che ciò non era condivisibile in quanto andrebbe a pregiudicare gli stessi beneficiari dei buoni spesa, a cui tale misura di sostegno è rivolta. Per tale ragione ed al fine di garantire un maggior potere di acquisto dei buoni spesa, non si può  escludere la grande distribuzione che è in grado di offrire maggiore scelta di prodotti e diversità  di prezzi rispetto ad un negozio di vicinato. Confidiamo in futuro che il gruppo consiliare sopracitato abbia l’onestà di riportare i fatti nella loro interezza e nella loro veridicità evitando, in questo momento di fragilità economica e sociale di tutti, di alimentare notizie distorte».  

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