Rieti, coronavirus: asili, si lavora
per tornare aperti

Asilo Ciancarelli
di Antonio Bianco
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Sabato 9 Maggio 2020, 01:13 - Ultimo aggiornamento: 13:40
RIETI - Coronavirus: l’obiettivo è poter riaprire gli asili a giugno con la didattica che sarebbe svolta negli spazi esterni delle varie strutture.

Fase 2: dal mese di giugno dovrebbero riaprire anche gli asili nido, le scuole materne e i centri estivi. La parola d’ordine è «outdoor education» (educazione fuori porta). Il piano per l’infanzia per questa estate è all’esame del governo nazionale. L’obiettivo è garantire ai bambini il diritto al gioco e alla socialità durante la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Non solo, ma anche svincolare i genitori che saranno tornati al lavoro dall’impegno dall’occuparsi dei propri figli. E in attesa che le linee guida vengano approvate dal governo, come si stanno attrezzando gli istituti reatini di fronte a un probabile rientro dei bambini dell’infanzia?
Proprio ieri c’è stato un incontro dell’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palomba, con i responsabili delle strutture per avere un quadro delle attività educative fatte in questi due mesi di lockdown e su ciò che potrebbe avvenire nelle prossime settimane. Una delle ipotesi in campo è quella di fare attività educativa, visto che si parla di periodo estivo, all’esterno degli asili.
«Gli spazi esterni ci sono – spiega l’assessore –, ma bisognerà riorganizzare il tutto in funzione della didattica esterna: gruppi di lavoro, contingentare l’affluenza e garantire la sicurezza all’interno di questi spazi. Siamo ancora però ancorati a quanto deciderà il governo». Proprio ieri intanto è stata pubblicata sul sito online del Comune, la determina che dà «l’autorizzazione al funzionamento» dell’asilo nido Ciancarelli (nella foto), di viale Maraini.

L'obiettivo
«Forse, non si riuscirà ad aprire per giugno – sottolinea la Palomba – in ogni caso la necessità di rivedere le modalità operative in linea con le prescrizioni impone valutazioni sin da ora per poter riprendere in modo conforme e sicuro, garantendo spazi adeguati, nel futuro che, ove non già nel periodo più prossimo, certamente da settembre dovranno essere previsti. In sostanza, non è detto che di possa riprendere. Bisognerà capire bene, studiare la fattibilità e valutare». Nel frattempo, però la didattica non si è fermata, ma è andata avanti con le video-lezioni. «Ogni asilo – dice l’assessore – ha adottato delle linee programmatiche per non lasciare sole le famiglie. Soprattutto per dare una continuità del servizio».
Alcuni istituti, ad esempio, hanno lavorato anche con i genitori, educatori e specialisti tramite video didattici da far vedere ai propri bimbi. Altri hanno lavorato su progetti sensoriali, che consistono nel fare ascoltare i bambini i rumori dell’esterno con video di 50 secondi. Tutti lavori che dovranno essere relazionati e inviati all’assessorato ai Servizi sociali.
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