Rieti, coronavirus, a Poggio Mirteto
sindaco, assessori e consiglieri
devolvono gettone di presenza:
«Nessuno resti escluso»

Un'immagine d'archivio del consiglio comunale di Poggio Mirteto
di Samuele Annibaldi
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Aprile 2020, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 10:13

RIETI - Rinunceranno tutti al gettone di presenza a Poggio Mirteto, dal sindaco agli assessori fino ai consiglieri di maggioranza e opposizione facendo confluire le risorse in fondi solidali per aiutare chi, in queste difficili settimane di emergenza coronavirus, si è trovato in difficoltà a tal punto da dover ricorrere ad aiuti anche per il sostentamento quotidiano. Oppure aiutando associazioni di volontariato o gli ospedali.

«Nessuno resti escluso». La parola d’ordine a Poggio Mirteto è che «nessuno resti escluso» dagli aiuti. Il Comune ha ricevuto fondi da parte del Governo e dalla Regione (circa 72 mila euro, 46.500 dal Governo e 25.500 dalla Regione) per i buoni spesa da consegnare a coloro i quali, maggiormente, si sono trovati a fare i conti con una crisi generata dalle restrizioni, l’obbligo di stare a casa e della chiusura di molte attività per contenere i rischi di diffusione e contagio da Covid 19. Ad oggi poco meno di cento domande sono arrivate e altre ne arriveranno nei prossimi giorni. Inoltre il lockdown che proseguirà almeno fino al 3 maggio rischia di aggravare situazioni già complicate dal punto di visto della liquidità nelle tasche dei cittadini. Non sapendo, alla fine quanta gente avrà bisogno e per quanto tempo, si cerca di prevenire.  

La raccolta. Dal primo giorno Comune e una serie di associazioni hanno attivato iniziative e misure parallele per non rischiare di trovarsi spiazzati ed essere poi costretti ad escludere o ridimensionare gli aiuti. Oltre le varie spese e raccolte di generi di prima necessità solidali, ci sarà anche la raccolta fondi come quella “Aiutaci ad Aiutare” che vede coinvolta l’amministrazione, la Pr loco e tante altre associazioni. Oppure altre raccolte da parte di volontari. Anche gli amministratori locali, oltre a farlo ognuno privatamente come meglio crede, hanno deciso di devolvere i loro rimborsi derivati dai gettoni di presenza a queste raccolte fondi solidali. E potranno farlo facendo confluire le somme rinunciate ad una raccolta fondi in essere oppure devolvendo alle associazioni di volontariato impegnate in prima linea in queste settimane. Lo ha annunciato Rachele Tassi per il gruppo Impegno Comune, Alberto De Santis per Noi per Poggio Mirteto e Serena Di Giacobbe capogruppo della maggioranza. Tutti rinunceranno al gettone dell’anno in corso per contribuire a dare sostegno economico ai cittadini che hanno bisogno  in questo nuovo contesto di una situazione difficile e della quale non si intravede ancora la definitiva via d’uscita.

L'invito a donare e la deducibilità. Oltre alla loro raccolta fondi, gli amministratori rinnovano anche l’invito a chi può, di non sottrarsi al nobile gesto di una donazione per aiutare in questo momento chi ha veramente bisogno, ricordando peraltro che le donazioni fatte in questo frangente ad un Ente pubblico o associazioni riconosciute senza scopo di lucro, e finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid -19, sono anche in parte detraibili. Per le persone fisiche le donazioni effettuate godono di detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’imposta sul reddito pari al 30 per cento, per un importo non superiore a 30.000 euro. Per le imprese sono deducibili dal reddito d’impresa e ai fini Irap, le erogazioni liberali in denaro e in natura a sostegno delle misure di contrasto del Coronavirus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA