Rieti, indennità gonfiate:
crescono polemiche e confusione

Comune
di Alessandra Lancia
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Sabato 1 Settembre 2018, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 13:11
RIETI - Il pasticciaccio delle indennità gonfiate degli amministratori comunali – cacciato dalla porta del consiglio comunale – rientra dalla finestra, aperta da Memmo Mareri (Pd). “Vorrei capire perché oggi (giovedì, ndr) non discutiamo la delibera da 430 mila euro relativa al recupero delle somme percepite illegittimamente dagli amministratori – attacca il consigliere dem – Ne avevamo discusso in commissione, ma poi i capigruppo l'hanno depennata. Non vorrei essere complice di una qualche trasversalità”. I compagni di banco del centro sinistra che devono restituire diverse decine di migliaia di euro ma si sono opposti, tacciono. Chi invece parla è Ettore Saletti: “Ci sono anch'io tra coloro che sono stati chiamati a restituire i soldi. Come il presidente del consiglio comunale Sanesi chiederò la rateizzazione dell'importo, benché consideri il recupero avviato del Comune illegittimo. Io per primo voglio la verità su questa vicenda: e la verità è che le indennità non le abbiamo stabilite noi ma la struttura dirigenziale. Si faccia una commissione di studio e si vada a verificare chi ha sbagliato”. Ma è un’altra la spada di Damocle che pende sulla testa di assessori e consiglieri in carica che non hanno restituito i soldi e hanno impugnato gli atti del Comune: la decadenza per conflitto di interesse. E Saletti manda a dire: “Se c’è qualche Torquemada in giro che pensa di poterci far fuori così si sbaglia di grosso.” In consiglio la Lega – che con Antonio Boncompagni aveva posto il problema - è compattamente assente. Ma deve avere buone orecchie perché a stretto giro si fa sentire il capogruppo Andrea Sebastiani: “Niente di personale verso nessuno, ma la legge è chiara: chi ha impugnato gli atti del Comune è in conflitto di interesse, né basta rateizzare gli importi per togliersi dall’impaccio. Per la Lega se le indennità erano gonfiate il Comune, cioè i cittadini, devono riavere indietro i soldi. E se qualche amministratore in carica si sottrae, il consiglio deve votarne la decadenza”.  Il sindaco Cicchetti difende la dirigente che ha scovato l'errore e ha avviato il procedimento di recupero delle somme e derubrica la vicenda a “spiacevole incidente”. Però “ormai è successo e bisogna porvi riparo”. E rassicura Mareri che al prossimo consiglio troverà la delibera per iscrivere in bilancio i 430 mila euro attesi dal recupero delle indennità. Ma alla Lega non basta: “Prima bisogna valutare le incompatibilità dei consiglieri, poi si faranno le variazioni di bilancio”, scandisce Sebastiani. La tregua estiva è alle spalle, ricomincia la guerriglia.
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