Coldiretti Rieti, bene la convocazione di un tavolo della Regione sulle dighe Salto e Turano

Coldiretti Rieti, bene la convocazione di un tavolo della Regione sulle dighe Salto e Turano
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Venerdì 23 Aprile 2021, 15:48

RIETI - «Accogliamo con soddisfazione la convocazione da parte dell’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio, Mauro Alessandri, di un tavolo sulle dighe del Salto e del Turano». Così il presidente di Coldiretti Rieti, Alan Risolo, sul percorso che si apre a conclusione degli approfondimenti tecnici effettuati dalla Regione Lazio, necessari per intervenire sulle problematiche idrauliche riscontrate alle dighe e sulle alluvioni. 

«Una richiesta, quella dell’attivazione di un tavolo - aggiunge Risolo - che avevamo inviato proprio all’assessore Alessandri, subito dopo l’incontro avuto con Erg, la società che gestisce le dighe. E’ fondamentale l’apertura di un tavolo che possa coordinare le attività e dare risposte al territorio». 

Una delegazione di Coldiretti Rieti, a seguito degli allagamenti della Piana Reatina, ha chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici della società Erg Spa che si erano detti disponibili ad intraprendere un percorso di condivisone nell’ambito delle azioni portate avanti dalle istituzioni.

Ingenti i danni subiti dalle aziende agricole e dai piccoli agricoltori a causa degli allagamenti della Piana Reatina.

Secondo una stima realizzata da Coldiretti Rieti si tratta di un milione e mezzo di mancato reddito con oltre 600 ettari di terreno agricolo interessati dei quali 350 coltivati a cereali e 250 a erba medica. 

«Siamo soddisfatti per la convocazione del tavolo - spiega il direttore di Coldiretti Rieti, Giuseppe Casu - e ringraziamo l’assessore Alessandri per l’attenzione che ha sempre riservato alla problematica. E’ fondamentale lavorare affinché quello che è accaduto non si verifichi più in futuro. Ed è altrettanto importante che non venga trascurato neanche l’aspetto legato alla compensazione dei danni subiti dalle nostre aziende, che sono stati ingenti. Servono subito dei ristori per consentire agli agricoltori di risollevarsi in un periodo in cui le imprese sono già vessate dalla crisi determinata dalla pandemia». 

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