Rieti, oggi la cittadinanza onoraria a Gianni Letta e Sandro Giovannelli

Gianni Letta
di Giacomo Cavoli
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Lunedì 2 Maggio 2022, 07:58

RIETI - Il Comune di Rieti assegnerà oggi, lunedì 2 maggio, alle 11, la cittadinanza onoraria all’ex sottosegretario di Stato, Gianni Letta e al patron di RietiMeeting, Sandro Giovannelli

Cerimonia che segue quella già svoltasi il 26 aprile, quando nell’aula consiliare di Palazzo di Città sono state conferite le onorificenze all’artefice del movimento studentesco dell’atletica leggera a Rieti, Andrea Milardi, scomparso il 24 marzo 2016 (cittadinanza benemerita alla memoria), all’ex docente di educazione fisica (anche presso l’ex Isef dell’Aquila, ora Facoltà di Scienze Motorie), ex assessore allo Sport, scultore e bronzista di fama internazionale Bernardino Morsani (cittadinanza benemerita), all’Étoile del Teatro dell’Opera di Roma Susanna Salvi (cittadinanza benemerita), al Milite Ignoto (onoraria) e al principe Lodovico Spada Veralli Potenziani (benemerita alla memoria), con contorno di polemiche sollevate dalla consigliera comunale di Rieti Città Futura, Elena Leonardi: “Pur riconoscendo che il principe Potenziani ha fatto cose buone per la città, l’assegnazione della cittadinanza ha come presupposto quello dell’adesione ai valori della Costituzione, che nasce dall’antifascismo – aveva commentato Leonardi a Il Messaggero – Il Comune di Rieti, invece, l’ha concessa ad un personaggio che ha aderito al fascismo e che ha avuto un ruolo anche a livello internazionale nello sdoganamento della figura di Mussolini”.

Oggi, il Comune assegnerà quindi le ultime due cittadinanze restanti e già deliberate, quella a Sandro Giovannelli, che per 45 anni – dal 1971 – ha garantito a Rieti un posto in prima fila nel palcoscenico mondiale dell’atletica leggera grazie al Meeting ed a Gianni Letta, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri durante i governi Berlusconi, attualmente presidente della Fondazione Flavio Vespasiano e il cui intervento, nell’aprile di un anno fa, fu determinante per ridurre il numero delle chiusure delle agenzie che Intesa San Paolo, subentrata alla Cassa di Risparmio di Rieti, aveva in animo di attuare in città.

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