La reatina Asia Trivero alla mostra del Cinema di Venezia

Penélope Cruz con Asia Trivero
di Giacomo Cavoli
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Mercoledì 7 Settembre 2022, 00:10

RIETI - Che sia un risultato conseguito dopo anni di sacrificio nella ginnastica artistica o l’emozione di recitare per la prima volta nella vita e subito al fianco di un nome come quello di Penélope Cruz, la determinazione a casa Trivero è una qualità che non è mai mancata. E così, alla fine, c’è anche un po’ di Rieti ne “L’immensità”, il nuovo film del regista Emanuele Crialese presentato sabato alla 79esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (in sala dal 15), in concorso per il Leone d’oro al miglior film e per il Queer Lion.

Il debutto. E nella numerosa famiglia – pardon, nel cast – che segue da vicino le vicende della Cruz c’è anche la giovanissima Asia Trivero, 14 anni compiuti da poco meno di un mese, figlia della docente reatina Francesca Pitoni e di Massimiliano Trivero, colonna portante della ginnastica artistica reatina con i colori della “Forza e Libertà”, prima campione italiano e poi argento agli Europei giovanili. E come spesso accade nella vita per le esperienze inattese e più belle, la partecipazione di Asia al film è nata dal più classico dei provini partecipato quasi per gioco: così, dopo altri due casting, Crialese - che nel corso degli anni a Venezia ha incassato già due volte il Leone d’Argento e altre due il Premio Pasinetti – Asia l’ha scelta fra i tanti giovanissimi aspiranti che il regista ha voluto fossero senza alcuna esperienza cinematografica, «per consentirci di esprimere al massimo la spontaneità del nostro ruolo» racconta Asia. 
Da quel momento, è stato un crescendo di emozioni vissute nel cuore della settima arte: le riprese durante i mesi di agosto e settembre 2021 prima a Roma, poi ad Ansedonia ed infine all’isola del Giglio e il clima familiare in un gruppo di lavoro internazionale. «E’ stata l’esperienza più bella vissuta sin’ora – confessa Asia, che nel film è Claudia, nipote della Cruz - e dove ho conosciuto persone stupende, come gli altri bambini che hanno recitato nel film, Crialese e la stessa Penélope insieme ai suoi figli. Penélope con noi è stata davvero amorevole e sono persino riuscita a parlarle in spagnolo». 
Ça va sans dire, la macchina da presa ha acceso l’interesse di Asia per la recitazione, alla quale la giovane reatina ha anche dedicato la tesina dell’esame di terza media svolto all’Angelo Maria Ricci, raccontando la sua esperienza sul set: «Dopo la fine delle riprese ho cominciato la scuola di teatro della compagnia “Letreffe” – conclude Asia – E in futuro spero di riuscire a prendere parte ad altre produzioni cinematografiche».

E’ la magia, inesauribile, del cinema.

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