RIETI - Alle 18 ha terminato di servire al bancone come previsto dal Dpcm, ma Maurizio Perelli, titolare del bar-enoteca “Dragonetti” di Cittaducale, ha promesso che a partire da stasera trascorrerà tutte le notti all’interno del suo locale, finché non riuscirà ad avere un colloquio con la Prefettura o un rappresentante del territorio.
A Il Messaggero, Perelli spiega le ragioni del suo gesto: “L’emergenza pandemica si inserisce nella situazione strutturale di una crisi atavica che riguarda tutti i piccoli centri dell’Appenino. Non sono certo uno di quelli che nega l’emergenza Covid, ma dopo i primi mesi nei quali era chiara la necessità di organizzare un sistema di tutela e ristori a favore di chi tutti i giorni va ad investire sul proprio lavoro e quindi di riflesso a favorire le casse dello Stato, ciò che ora riscontro è che dopo un anno non si è ancora trovata una maniera sistemica e mensile per aiutarci a non tirare giù la serranda”.
“La nostra situazione non appartiene alla normalità ma ad una situazione di eccezionalità e lo Stato, dopo un primo momento di organizzazione, non può non prendere in considerazione esigenze chiare di tutelare un comparto vitale come il nostro – continua Perelli - Sono una di quelle persone che durante l’emergenza si è rimboccata fortemente le maniche e non sono fra tanti colleghi che conosco e che stanno subendo di più.