Rieti, centrodestra: il sondaggio per il candidato sindaco si farà ma emergono dubbi

Il sindaco Antonio Cicchetti
di Antonio Bianco
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Giovedì 24 Giugno 2021, 00:20

RIETI - È risaputo ormai che il successore del sindaco Antonio Cicchetti dovrà passare attraverso lo strumento del sondaggio telefonico. Una scelta annunciata da tempo dal sindaco uscente. Tanto che sarebbero già stati individuati sia la società che dovrebbe occuparsi dell’indagine, sia i nomi dei partecipanti. Ma non tutti nel centrodestra sarebbero d’accordo, soprattutto in Forza Italia, dove nei giorni scorsi in occasione della riunione del comitato provinciale, si sarebbe creata una fronda interna, che avrebbe chiesto al coordinatore provinciale, Sandro Grassi, e a quello cittadino, Simone Labonia, di «stoppare» il sondaggio e rinviarlo di qualche mese.

Le posizioni
Una istanza che, però, non avrebbe trovato sponda nei vertici del partito, almeno a quanto spiega lo stesso Grassi: «Innanzitutto su questa storia ci siamo più volte sentiti con i gruppi consiliari del centrodestra.

E a maggioranza è stato deciso di aderire al sondaggio. Certo, ci sarebbero stati altri nominativi importanti da poter valutare, ma penso che se si fosse ricandidato Cicchetti non ci sarebbero stati questi problemi. Il sindaco avrebbe avuto tutto il nostro appoggio, anzi colgo l’occasione per dire che il gesto di Cicchetti è veramente lodevole, perché sta mantenendo fede a ciò che disse in campagna elettorale, ossia che si sarebbe impegnato a creare una nuova classe dirigente e che questo sarebbe stato il suo ultimo mandato». Per il coordinatore provinciale, tuttavia, bisogna seguire la road map stabilita con gli alleati di governo: «Mi sono sentito con il coordinatore regionale Fazzone, che ha condiviso la mia linea e darà tutto il suo sostegno e appoggio. Nelle scorse settimane ho partecipato a una riunione con gli altri coordinatori provinciali, il sindaco di Rieti e il presidente della Provincia (Calisse, ndr) dove si era deciso di fare il sondaggio. Penso di avere una sola parola, pertanto non rimangio gli impegni che pubblicamente ho preso in quella sede. Non si può dividere il centrodestra perché due o tre persone la pensano diversamente. Andiamo avanti». E dunque, con molta probabilità, si procederà all’indagine telefonica, con i quattro nomi anticipati nei giorni scorsi dal Messaggero: il vicesindaco Sinibaldi per Fratelli d’Italia, l’ex velocista Roberto Donati in quota Lega, l’assessore ai Servizi sociali Palomba per Forza Italia, e infine il “civico” Antonio Emili, attuale titolare dell’Urbanistica. Tutti esponenti della giunta Cicchetti. Una scelta non condivisa, appunto, dai dissidenti interni agli Azzurri, i quali speravano in un rinvio del sondaggio per permettere alla coalizione di ragionare anche su altri nomi, compresi alcuni della cosiddetta società civile. Personaggi che, secondo loro, avrebbero ricompattato il centrodestra.

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