Il provvedimento è stato emesso dal GIP di Roma sulla scorta degli elementi indiziari raccolti dai Carabinieri della Stazione di Rocca Sinibalda nel corso di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma e scaturita dalla denuncia sporta dalla donna presso il Comando dell’Arma della Provincia di Rieti.
La donna, che al tempo dimorava temporaneamente nel comune reatino, aveva segnalato alcuni episodi ai militari, che hanno potuto appurare come il marito della denunciante, pur essendo di fatto separati, l’avesse in più circostanze costretta, a subire atti sessuali contro la sua volontà, abusando delle condizioni di inferiorità psichica indotta mediante la somministrazione di farmaci narcotici.
Le indagini hanno anche consentito di far emergere un tentativo dell’uomo di cancellare alcune prove che la donna si era procurata. La vittima, infatti, aveva scoperto nella memoria del telefono cellulare del marito alcune foto ritraenti momenti delle violenze subite e, pertanto, al fine di conservarne traccia, le aveva copiate su un proprio account digitale. Avvedutosi di ciò, però, l’uomo avrebbe fatto accesso all’account della moglie, senza il consenso di quest’ultima, cancellando le foto lì conservate.
L’arrestato, eseguiti gli adempimenti del caso, è stato infine ristretto presso la Casa Circondariale di Roma Regina Coeli, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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