Rieti, parte il progetto "Psy-police": maggiore tutela sul delicato tema del suicidio tra i carabinieri

Antonio Nicolosi
di Emanuele Faraone
2 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Novembre 2021, 18:13 - Ultimo aggiornamento: 19:23

RIETI - Parte nel capoluogo il progetto “Psy-police” in difesa e tutela dei carabinieri. La delicatissima tematica dei suicidi tra gli appartenenti all’Arma dei carabinieri torna in primo piano. Non solo a livello locale con il 57enne militare reatino in servizio presso la stazione di Poggio Moiano che si era tolto la vita lo scorso mese di agosto, ma anche a livello nazionale con l’ennesimo gesto estremo che si è verificato nei giorni scorsi con un luogotenente che ha rivolto l’arma verso se stesso. Un tragico evento che ha portato il sindacato Unarma a chiedere – sia a livello nazionale con il segretario generale Antonio Nicolosi che in ambito provinciale con l’intervento del segretario Giorgio Salustri – maggiore attenzione ed un serio esame valutativo non più procrastinabile.

Dall’inizio dell’anno infatti sono stati ben 20 i carabinieri che, tragicamente, hanno scelto di togliersi la vita.

Problematiche e criticità inevitabilmente anche legate al delicato momento di emergenza sanitaria che si sta attraversando. Alle parole del segretario Nicolosi si sono aggiunte quelle di Giorgio Salustri, segretario provinciale Unarma di Rieti: “L’aumento di casi di suicidi, prima causa di morte per la categoria, e la necessità di maggiore supporto psicologico per i militari sono campanelli di allarme che non vanno ignorati. Per questo Unarma ha attivato per prima tra le associazioni di categoria il progetto “Psy-police” che promuove e offre gratuitamente agli iscritti, servizi di assistenza psicologica”.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA