RIETI - Il forte e accorato appello della madre di un carabiniere reatino che ha voluto prendere carta e penna per denunciare il limbo di eterna attesa in cui si trova il proprio figlio che da mesi attende una risposta rispetto alla domanda trasferimento presentata a causa di una grave e critica situazione familiare.
“Egregio sig. ministro della Difesa onorevole Crosetto, signor Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri generale di Corpo d'armata Teo Luzi, mi presento, sono Silvestri Pierina, una donna di 74 anni, malata diabetica e ipertensiva grave, che ha perso il marito il 29 di ottobre dello scorso anno, madre di Annamaria, malata e affetta da neoplasia maligna che ha già subìto due interventi chirurgici ma soprattutto sono la madre e ne sono profondamente orgogliosa Vice brigadiere dei Carabinieri Mancini Gianluca che presta servizio nella Compagnia carabinieri di Fermo. Scrivo queste poche righe in primo per ringraziare tutte le donne e gli uomini dell'Arma dei Carabinieri che mettono ogni giorno a rischio la propria vita per tutelare e garantire la sicurezza e il benessere del paese ltalia. L'arma dei carabinieri è la punta di diamante dello Stato, essa è presidio di legalità e punto di riferimento per tutti i cittadini, va tutto il mio rispetto e mi inchino davanti alle vittime, agli orfani e ai loro familiari. Vede Signor ministro Crosetto, di cui ho la massima ammirazione e stima, persona pacata e deputata al servizio de paese ma anche lei Sig. Comadante Generale Luzi, che ha definito I'Arma dei carabinieri una famiglia attenta al benessere del paese ma anche del suo personale, purtroppo, mi duole dirlo, ma la Benemerita Arma dei Carabinieri si è dimenticata di mio figlio dei suoi familiari al momento del bisogno.