Cittaducale, arriva nel Reatino il servizio per la cremazione degli animali domestici

I locali
di Daniela Melone
2 Minuti di Lettura
Martedì 28 Febbraio 2023, 00:10

RIETI - Solo chi ha amato un animale può capire il dolore che si prova nel perderlo. Il 25 febbraio è nato il servizio “Pet paradise”, che accompagna i migliori amici nel loro ultimo viaggio, occupandosi di cremazione, con restituzione delle ceneri. Si tratta di un servizio finora assente nella provincia: quello sorto a Santa Rufina, nel Comune di Cittaducale, è l’unico inceneritore autorizzato dalla Asl, al passo con le più severe normative antinquinamento. «Finora non c’erano servizi diretti - spiegano dall’azienda capitanata da Valeria Ciancarella - ma solo agenzie funebri che si propongono come intermediari, con costi che lievitano, poiché si appoggiano a crematori esterni, a Morlupo o Pescara. Abbiamo pensato a tutti quegli amici fedeli, che hanno fatto parte della famiglia e che meritano grande attenzione anche nel momento dell’estremo saluto. La normativa italiana vigente lo definisce “sottoprodotto di origine animale”, ma bisogna rispettarne la dignità e il ricordo».

Le modalità. Pet paradise, in via Salaria per l’Aquila, a Santa Rufina di Cittaducale (ingresso zona Bastiaini Moto) mette a disposizione uno spazio dove è possibile dare commiato al proprio fedele amico. Il servizio è in funzione 24 ore su 24 e risponde ai numeri 0746/763005 o 350/1072120, www.paradisepet.it. Fornito un supporto con consulenza psicologica, c’è la possibilità di assistere al momento dell’inserimento nell’impianto ed è possibile affittare un piccolo loculo dove custodire l’urna con le ceneri, con la possibilità di visite in orari d’ufficio, senza preavviso. Su richiesta viene eseguito il disbrigo di pratiche burocratiche, compresa la cancellazione del microchip all’anagrafe canina e il ritiro della salma presso l’abitazione o lo studio veterinario. «Scegliere la cremazione - concludono - consente la possibilità di conservare le ceneri in ambiente domestico o di poterle disperdere in natura».

© RIPRODUZIONE RISERVATA