Rieti, il caso del Cammino di San Benedetto interrotto prima da una frana e poi dagli scavi: «Si uccide un territorio»

Rieti, il caso del Cammino di San Benedetto interrotto prima da una frana e poi dagli scavi: «Si uccide un territorio»
di Emanuele Faraone
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Sabato 11 Luglio 2020, 12:58

RIETI - Il cammino di San Benedetto sulla Sp33 chiuso al transito a causa degli scavi. E’ stato infatti interdetto il passaggio a pellegrini, sportivi, ciclisti nel tratto Rocca Sinibalda-Castel di Tora del suggestivo itinerario turistico-religioso. Un episodio che ha scatenato la dura reazione del sindaco di Castel di Tora, Cesarina D’Alessandro per via dell’interdizione realizzata a suon di sbancamenti di terreno: «Una situazione non accettabile in un momento così critico e di crisi economica. Un danno per il territorio che si sta rialzando dopo l’emergenza sanitaria del Coronavirus».

Nel 2011 una frana aveva creato problemi alla viabilità ma era stata sistemata così da poter consentire tranquillamente il passaggio dei pellegrini. Ora i profondi scavi realizzati non consentono il transito. «Un abbandono totale, le Amministrazioni provinciali si succedono nel tempo, ma non si trova una soluzione. Le perizie geologiche sono ferme negli uffici. Tra l’altro – prosegue il sindaco - la Sp33 è un’alternativa in qualsiasi altra situazione di emergenza. Riscontro una totale assenza di progettazione».

Criticità che vanno avanti da anni e alle quali si era sopperito senza però raggiungere una soluzione definitiva. «Si preferisce interdire – chiude il primo cittadino D’Alesssandro - anzichè risolvere. Si parla di borghi, di turismo sostenibile. Di cammini di fede e poi si uccide un territorio con un intervento mostrando una visione miope di chi siede a rappresentare una Provincia».

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