«Mariani vattene, non ti vogliamo».
Il Rieti va ko e dagli spalti arriva
la feroce contestazione al tecnico

I tifosi contestano il tecnico a fine gara (foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
di Marco Ferroni
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Sabato 22 Febbraio 2020, 17:23 - Ultimo aggiornamento: 17:26

RIETI - Il Rieti perde di nuovo, anche il Teramo sbanca lo "Scopigno" e al triplice fischio finale scoppia la contestazione feroce dei tifosi nei confronti del tecnico Alberto Mariani.
 

 

Il "vattene" urlato in coro dalla balaustra della tribuna Ovest è stato l'impropero meno pesante di tutto il resto, perché presi dall'esasperazione del momento e soprattutto vista la classifica, in quei pochi minuti intercorsi tra la fine del match ed il rientro negli spogliatoio di squadra e staff, se ne sono sentite di tutti i colori.

«Se hai un po' di dignità te ne devi andare...» gli ha urlato qualcuno, mentre Mariani imboccava il tunnel. «Anche oggi le pratiche in campo» sosteneva qualcun altro, a riprova del fatto che in questo momento l'ambiente amarantoceleste è una vera e propria polveriera, pronta ad esplodere da un momento all'altro. Ma che si sarebbe trattato di un pomeriggio ad altissima tensione, lo si era capito già dai primi minuti della gara, peraltro persa immeritatamente contro un Teramo più concreto sottoporta in quelle poche occasioni create a ridosso di Merelli.

«Noi Mariani non lo vogliamo» cantavano gli ultras nel primo tempo, mentre il tecnico dalla panchina - che per l'occasione è stata cambiata (lasciata quella di sinistra, per quella di destra) - cercava di guidare la squadra verso una vittoria che, per lui, ancora non ne vuol sapere di arrivare: 10 sconfitte e un pareggio è il nuovo ruolino di marcia del tecnico capitolino, aggiornato a oggi, sabato 22 febbraio. E mercoledì c'è il Monopoli.

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