Rieti, arbitro ferito: non si gioca
fino a domenica, saltano oltre
50 partite delle squadre reatine.
Il documento del Cr Lazio

Rieti, arbitro ferito: non si gioca fino a domenica, saltano oltre 50 partite delle squadre reatine. Il documento del Cr Lazio
3 Minuti di Lettura
Martedì 13 Novembre 2018, 12:10
RIETI - Il comitato regionale Lazio della Figc con un documento del consiglio direttivo certifica la sospensione di tutte le partite di calcio (dall'Eccellenza al settore giovanile) e calcio a 5 (dalla serie C1 al settore giovanile) programmate per la settimana in corso per l'aggressione all'arbitro Riccardo Bernardini e il conseguente sciopero proclamato dall'Aia per l'attività arbitrale del Lazio. Non si disputeranno quindi le gare di Coppa Italia di Promozione e i recuperi programmati per domani, mercoledì 14 novembre, e delle gare del weekend di sabato e domenica prossimi. Per ciò che concerne le squadre reatine, saranno oltre 50 le gare che salteranno.

IL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Domenica scorsa, Riccardo Bernardini è stato vigliaccamente aggredito al termine di una gara del Campionato di Promozione, e solo il tempestivo intervento di coloro che erano presenti hanno evitato conseguenze di assoluta gravità. Riccardo Bernardini è un arbitro della sezione di Ciampino, un ragazzo che ama il calcio, ama questo sport e che ha deciso, come tutti gli arbitri, di mettere questo suo amore al servizio degli altri. Tramite la sua passione consente agli altri di esprimere la propria.

Dovrebbero essere sempre ringraziati per questo. Ma domenica, mani miserabili hanno aggredito Riccardo causandogli gravi lesioni. Questo è intollerabile. Nessuno può permettersi di infangare con comportamenti inqualificabili, non solo nello sport ma anche nella società civile, il lavoro quotidiano dei tanti che insistono ed investono sui principi di lealtà e correttezza propri dell’attività sportiva, che assicurano incontri accesi dal punto di vista agonistico, ma disputati nella massima serenità e nel rispetto degli avversari e dei direttori di gara, e che ora si vedono dipinti come violenti ed aggressivi. La Giustizia Sportiva, nei limiti delle sue competenze, farà il suo corso, ma l’auspicio è che le Forze dell’Ordine riescano ad individuare e ad assicurare alla Giustizia Ordinaria chi ha commesso un reato così efferato.

Riccardo non è solo un arbitro, Riccardo è nostro figlio, nostro nipote , l’amico con il quale siamo cresciuti, uno che conosciamo da sempre: l’indignazione per quanto accaduto è totale. L’Associazione Italiana Arbitri ha deciso di non designare direttori di gara negli incontri dilettantistici in programma in questa settimana. Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lazio, da sempre impegnato a contrastare qualsiasi forma di violenza, ha deliberato, a sostegno ed integrazione di quanto disposto dall’A.I.A., la sospensione di tutta l’attività sportiva di qualsiasi categoria fino a domenica 18 novembre compresa.

Che questo blocco dell’attività, non sia una settimana di riposo, ma si trasformi in un momento di profonda riflessione su come poter contribuire ad escludere i comportamenti violenti dai nostri campi, senza se e senza ma, e, soprattutto, che futuro vogliamo realizzare per i giovani calciatori che si affacciano alla pratica del calcio. Particolarmente verso di loro abbiamo questa forte responsabilità.

Il Presidente del Comitato Regionale Lazio, Melchiorre Zarelli, e l’intero Consiglio Direttivo, a nome di tutte le società e gli sportivi della Regione, esprime la più totale solidarietà e vicinanza a Riccardo Bernardini, ed alla sua famiglia, augurandogli una pronta guarigione e di rivederlo presto sui campi di calcio per mettere di nuovo al servizio di tutti la sua passione per questo sport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA