Rieti, Bonifazi, D'Urso e Vallocchia,
talenti Under 21 che si fanno
onore tra i Professionisti

Kevin Bonifazi (Torino), Christian D'Urso (Ascoli) e Andrea Vallocchia (Samb)
di Christian Diociaiuti
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Venerdì 5 Gennaio 2018, 13:00
RIETI - Nel calcio pro, Federico Dionisi è il capostipite dei reatini: presenze, gol, promozioni. Il bomber del Frosinone è un riferimento, un senatore, anche quest’anno impegnato con i suoi ad essere protagonista. Ma i giovani reatini non sono da meno nelle tre categorie professionistiche: Bonifazi in Serie A, D’Urso in B e Vallocchia in C. La loro stagione sta voltando pagina, è al giro di boa e per qualcuno potrebbe anche essere una svolta decisiva.

BONIFAZI
Proprio dal difensore sabino – molto, molto social - potrebbero arrivare le notizie più succulente. Tra i convocati per Torino-Juve di Coppa, il 21enne di Toffia con Mihajlovic (poi esonerato, arriva Mazzarri) non ha collezionato numeri importanti, anche perché la gerarchia non lo consente. Non ha esordito in A e ha una sola presenza in Coppa (contro il Carpi). In più ci si è messo un infortunio, che però ora sembra alle spalle tanto da essere tra i disponibili per l’allenatore granata. Aldilà dello stretto presente, con la finestra di mercato di gennaio è entrata una ventata direttamente da Ferrara: la Spal di Leonardo Semplici, che proprio Bonifazi col suo gioco ha contribuito a portare in A, vorrebbe – in prestito per 6 mesi – il calciatore che nella precedente finestra di mercato era stato accostato pure allo Zenit di Mancini. Per Semplici sarebbe una mano non da poco nella lotta salvezza in cui, al momento, se la giocano per i due posti più traballanti (il Benevento, con i suoi soli 4 punti, è con un piede nella fossa, il Cagliari al contrario, è più Tranquillo) Genoa, Spal, Crotone e Verona. Da ricordare che il futuro di Bonifazi è, però, granata: Cairo lo ha blindato fino al 2022.

D’URSO
Christian D’Urso – 20 anni di Piazza Tevere - che sta aiutando l’Ascoli a centrare la salvezza in Serie B. In prestito dalla Roma con diritto di riscatto con controriscatto, finora ha vestito la maglia bianconera otto volte, per 321 minuti, segnando anche nel 3-1 rifilato allo Spezia. L’Ascoli ha da poco cambiato guida, affidando la panchina del Del Duca a Serse Cosmi. Tormentato da qualche infortunio di troppo in questa annata, D’Urso arriva da una stagione così-così: prima a Latina c’era un’ariaccia – tanto che è finita in D col Rieti – poi  a Carpi Castori l’ha visto poco, concentrato com’era a portare gli emiliani a fare i playoff (persi col Benevento dopo l’eliminazione del Frosinone e di Dionisi). I tifosi si augurano che sia pienamente recuperato e possa dare una bella mano al centrocampo bianconero, anche perché la classifica non permette altri errori: l’Ascoli alla ripresa trova il Cittadella e vuole abbandonare quel penultimo posto (20 punti).

VALLOCCHIA
Ultimo, ma non per importanza, è Andrea Vallocchia, il centrocampista 20enne di Cittaducale che, nonostante il mare, respira aria d’alta quota a San Benedetto. Certo, porta con sé al Riviera anche un po’ d’aria sabina, ma il fatto è dovuto soprattutto alla presenza della sua Samb al terzo posto del girone B della Serie C. Padova e Renate, prima e seconda, sono forti ma non imprendibili e da quando di rossoblù s’è vestito il tecnico ex Modena Eziolino Capuano, la squadra dell’ex presidente del Rieti, Franco Fedeli, non ha mai perso in campionato. Per Vallocchia – che dalla sua squadra pochi giorni fa ha visto salutare Sorrentino, un altro ex Rieti – finora un gol (segnato al Santarcangelo quando c’era ancora Moriero, che lo aveva reso perno inamovibile della formazione), 16 presenze (18 la gare giocate dalla Samb) e 1010’ giocati. Una cosa è certa: per Fedeli, Vallocchia è un valore aggiunto. Lo ha blindato con un contratto e ad agosto lo aveva definito praticamente incedibile. E oggi assapora le zone alte della classifica. 
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