Situazione, quindi, non facile da affrontare. A parlarne è il presidente della nuova squadra reatina, Domenico Penta, che spiega: «Ci siamo incontrati con alcune società del nostro territorio (che militano in diverse categorie, dalla Promozione alla Seconda) per confrontarci su temi quali i protocolli da seguire e sull’andamento di generale confusione e preoccupazione che sta influenzando il panorama del calcio dilettantistico reatino. Siamo arrivati alla conclusione di scrivere una lettera nel quale abbiamo espressamente chiesto un incontro tra le squadre e gli esponenti della Figc e Asl territoriali, per avere più chiara la situazione in vista dell’imminente inizio dei campionati. Inoltre, noi membri del Castrum Donadei abbiamo inviato un’ulteriore richiesta di posticipare l’inizio del campionato, in quanto (causa quarantena) abbiamo svolto pochi giorni di preparazione».
«Speriamo di poter ripartire nel miglior e nel minor tempo possibile» sottolinea il ds dei sabini, Emanuele Pezzotti, che racconta il clima in casa Castrum: «La nostra è una società nata dal nulla in una giornata di fine luglio. Non è stato affatto facile riuscire ad organizzare tutto in tempo ma, grazie alla nostra grande forza di volontà, ce l’avevamo fatta. Subito dopo l’arrivo delle notizie relative al contagio prima di uno e poi di un altro nostro giocatore, abbiamo osservato la quarantena, giorni trascorsi in “compagnia” di molti pensieri. Ci dispiace aver appreso la volontà di 4-5 nostri giocatori che, per esigenze lavorative e familiari, hanno scelto di non proseguire la stagione. Così come già detto dal presidente Penta, abbiamo trovato poca chiarezza sul protocollo da rispettare: spero che le normative in vigore siano innanzitutto più chiare e che, soprattutto, cambino perché attualmente credo sia molto difficile continuare. Da parte nostra, ci impegneremo a rispettare tutte le normative e ci auguriamo che il buon senso dei ragazzi ci porti a poter continuare serenamente!».
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