Mancini ritrova il Bisceglie:
«Risolo ho provato a portarlo
a Rieti. Maistro, che qualità»

Gianfranco Mancini
di Roberto Panetta
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Venerdì 14 Dicembre 2018, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 18:44
RIETI - Rieti e Bisceglie, città diverse, tanti chilometri di distanza, ma un unico comun denominatore: il momento delicatissimo che stanno attraversando entrambe. E non solo a livello di risultati ma anche, e soprattutto, societario. Per non parlare delle contestazioni dei tifosi che, tanto in terra laziale quanto in quella pugliese, non hanno mai smesso di alzare la voce.

Ma poi c’è la storia di un uomo, un grande uomo di calcio, che accomuna entrambe le squadre e domenica avrà il cuore diviso, amaranto-stellato. Gianfranco Mancini da Polignano a Mare è il responsabile del settore giovanile del Rieti, lui che quest’anno aveva già pianificato tutta la stagione, ritiro compreso, alla guida del Bisceglie. E sì, perché dopo l’ottimo 11esimo posto dello scorso anno con lui in panchina, doveva essere lui l’allenatore degli azzurro-stellati, salvo poi saltare l’accordo all’ultimo istante in estate.

Mancini, Rieti e Bisceglie è un crocevia importante in ottica salvezza.
«Certamente, una sfida molto delicata. Innanzitutto ci tengo a precisare che sono entrambe squadre giovani e, allo stesso tempo, incomplete che dovranno puntellare la rosa con 4-5 giocatori di spessore per mantenere la categoria».

Che squadra è quella pugliese?
«È cambiata moltissimo dallo scorso anno. Ci sono rimasti soltanto 3 giocatori rispetto a quelli che ho allenato io. Il portiere Diamante Crispino, il difensore Toni Markić e il centrocampista Andrea Risolo, un grande calciatore».

Quindi Risolo lo consiglierebbe al Rieti?
«A dire il vero ho provato a portarlo qui a inizio anno, vista la situazione di difficoltà in cui versava il Bisceglie; poi le cose sono andate meglio e ha deciso di rimanere. Mi ci sento spesso al telefono. È un giocatore che vende cara la pelle, un centrocampista di temperamento che si sacrifica tutte le partite, sempre l’ultimo a mollare, un vero leader e capitano».

Si parla tanto anche di Andrea Maestrelli (nipote del nuovo dt Giuseppe Materazzi nonché figlio della sorella di Marco Materazzi che domenica non sarà in tribuna allo Scopigno perché in Cina, così ha dichiarato a Il Messaggero oggi pomeriggio). Che giocatore è?
«Un esterno sinistro che può giocare sia da terzino in un 4-4-2 che a centrocampo in un 3-5-2. Però lo conosco troppo poco per dare un giudizio completo».

E del Rieti chi l'ha impressionata di più?
«Fabio Maistro è un giocatore di categoria, se affina qualche piccolo difetto dettato dalla giovane età, anche tattico, può diventare un calciatore importante. Per me è il migliore ‘1998’ di tutta la serie C».

Insomma, obbligo dei tre punti per entrambe per allontanarsi dalla zona rossa della classifica. Un pareggio no, quello proprio non serve a Rieti e Bisceglie.
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