Rieti, cambio al vertice del club
in vista, Chéu si dimette:
«Qui con Poulinakis, mi sento
in dovere di andare via»

Ricardo Chéu (Foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
di Umberto Leoncini
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Domenica 30 Dicembre 2018, 19:12 - Ultimo aggiornamento: 20:01
RIETI - Quello che dove essere un arrivederci all’anno prossimo, un brindisi di fine anno, alla fine si trasforma in un addio tra Rieti e Ricardo Chéu. 

Al termine della conferenza stampa della gara vinta 4 a 0 contro la Berretti del Matera, valida per la diciannovesima giornata di campionato di serie C, il tecnico portoghese annuncia le sue dimissioni. «Sono venuto in Italia grazie a Manthos Poulinakis - commenta Chéu - sono un uomo corretto e a Poulinakis devo molto. Cambiando la società mi sento in dovere di dimettermi. Vado via con Rieti nel cuore e auguro a questa squadra tutto il meglio, da oggi il Rieti ha un tifoso in più, mi auguro che questo 2019 riservi grandi cose al Rieti, ai reatini e a tutti i tifosi, vado via con la convinzione di aver fatto un buon lavoro. Vado via con Rieti nel cuore, da oggi sono un tifoso del Rieti, uno in più, e auguro un bel 2019 a tutti i tifosi, ai reatini. E’ stata un’esperienza bellissima perché amo l’Italia e amo il calcio italiano e per questo ringrazio tutti color che mi hanno accompagnato in questa avventura che porterò sempre nel mio cuore».

Facendo un salto indietro la conferenza stampa era iniziata normalmente con il tecnico de Rieti che aveva analizzato la gara senza lasciar presagire nulla delle dimissione annunciate poco dopo: «Ho sempre detto che la cosa più importante era comportarsi da professionisti - aveva esordito l’allenatore portoghese - Ho messo in campo la squadra migliore, per rispetto del Matera e dei suoi tifosi. Questa era una gara dove era difficile motivare i ragazzi e la cosa più importante era vincere con 2 gol di scarto per avere una differenza reti a fine anno migliore con loro in caso di arrivo a parità di punti e ci siamo riusciti così come siamo riusciti a far fare minutaglie a giocatori finora poco utilizzati. Loro sono stati molto ordinati e noi dovevamo fare girare la palla in ampiezza e fare possesso palla ma con questo terreno di gioco non è mai semplice».

Alla fine poi una dichiarazione che viste le dimissioni annunciate dopo, assume la valenza di un appello: «In questo momento è importante che la società si impegni a trovare giocatori per aumentare la qualità per arrivare a fine stagione in un campionato difficile come il girone C di serie C: a inizio stagione molti ci davano per spacciati condannati alla retrocessione, ora ci guardano con apprezzamento ammirando anche alcuni nostri giovani. Per crescere bisogna prima capire cosa manca all’interno e migliorare le condizioni di lavoro».

In casa Matera la situazione non è meno complicata anche se questo lo si sapeva già da prima di questa gara: «Quella che stiamo vivendo è una situazione difficile da gestire dobbiamo ragionare da grandi ma siamo giovani - commenta l’allenatore della Berretti Francesco Danza - Abbiamo provato a fare in modo che fosse una partita vera e alla fine ci siamo riusciti. E’ vero che non abbiamo tirato mai in porta ma il nostro obiettivo era limitare gli avversari. I ragazzi sono stati bravi. Il Rieti ha fatto il primo gol mentre noi cercavamo di difenderci ma la differenza a livello fisico e di esperienza alla fine si è fatta sentire e dopo l’uno a zero la partita per noi è stata evidentemente segnata ma non abbiamo mai perso la calma e la concentrazione. Ai nostri ragazzi vanno solo i complimenti».

«Il presidente ha annunciato che questa era l’ultima partita della Berretti e credo che approfittando della sosta nel nuovo anno avremo in campo una squadra all’altezza della categoria per centrare il nostro obiettivo che è la salvezza» conclude  invece Pier Giuseppe Sabbio, responsabile settore giovanile del Matera.
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