Caneo ammette: «Sorpresi dalla
veemenza iniziale dell'Avellino».
Capuano: «Ieri sapevo che li
avremmo asfaltati». E domenica
c'è Rieti-Catania

Mister Bruno Caneo
di Marco Ferroni
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Domenica 24 Novembre 2019, 20:40
RIETI - Altri tre gol lontano da casa, che coi cinque di Vibo Valentia fanno 8 in tutto. Il Rieti da trasferta è da registrare assolutamente, perché pure stasera al Partenio, contro un Avellino partito in quarta, non ha saputo reggere la pressione, gettando alle ortiche la possibilità di rinvenire e cancellare in colpo solo le brutture e le polemiche dell'ultimo mese.

PARLA CANEO
Per Caneo «è stata la troppa veemenza con cui l'Avellino ha approcciato alla gara« la chiave di volta della partita e in conferenza stampa il tecnico del Rieti rimarca proprio questo aspetto. «Ci ha sorpreso questo avvio degli avversari - dice - anche se va detto che l'Avellino al di là delle problematiche societarie, può tranquillamente competere per ben altre posizioni di classifica. Nonostante la sconfitta, debbo ringraziare i ragazzi perché hanno dato l'anima cercando di recuperare il passivo iniziale: bravo l'Avellino a non permetterci di fare le nostro solite giocate in sicurezza. La nostra condizione psicofisica? Buona, nonostante tutto - ammette Caneo - col ritorno della vecchia proprietà le cose andranno meglio, ora però bisogna intervenire sul mercato perché restiamo corti».
E con la dipartita ormai certa di Aquilanti e l'infortunio di Gigli (distorsione alla caviglia, da valutare nelle prossime ore, ndr), la difesa sembra essere il reparto che necessita di maggior consistenza.

CAPUANO SORRIDE
Dall'altra parte della barricata, l'ex di turno più atteso, ossia Eziolino Capuano, si gode il successo e guarda avanti con ottimismo: «Abbiamo vinto una partita importante contro una grossa squadra - dice - era morta, ma all'improvviso è resuscitata. Era il peggior avversario che potesse capitarci. Noi li abbiamo attaccati come cannibali ed abbiamo avuto l'intuizione di giocare a specchio. Poi sul gol subìto ho avuto qualche timore e ho pensato di abbassare la squadra giocando con tre centrocampisti e Micovschi sottopunta. E' un successo importante - conclude il mini one, perché ci consente di staccare le squadre che stanno dietro. Il cammino però resta lungo. Ci godiamo questa prestazione dopo tutte le voci che ci sono state in settimana. Un allenatore con meno esperienza sarebbe andato nel pallone, io ho saputo mantenere la calma. Caserta? E' stato soltanto un episodio. Vi svelo un cosa: il sabato prima del derby sapevo che avremmo fatto una brutta figura. Ieri invece ero convinto che avremmo asfaltato il Rieti».
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