UNO STADIO TABU'
Ma il Partenio, almeno per quest'anno, sta rappresentando un vero e proprio tabù per i lupi irpini che dall'inizio del campionato sono riusciti ad ottenere i tre punti una volta sola, il 7 settembre contro il Teramo (2-0), poi solo pareggi (2) e sconfitte (4) la più pesante delle quali all'esordio contro il Catania (3-6). Domani, come detto, Capuano si gioca una buona fetta di credibilità o, per meglio dire, la permanenza su quella panchina che lui stesso ha rilevato dal suo predecessore Ignoffo.
LA CHIAREZZA DI CAPUANO
Nei giorni scorsi, proprio a Il Messaggero, il tecnico originario di Pescopagano era stato chiaro e diretto: «Abbiamo un solo risultato a disposizione, ossia la vittoria. Veniamo da quattro ko di fila, anche se il questa fase il calendario non è stato benevolo con noi. Quello che mi preoccupa è dover affrontare la squadra che a mio avviso in questo momento gioca il miglior calcio: aggressivo, frizzante, ma soprattutto moderno. Quale giocatore toglierei al Rieti? No, sarebbe irriguardoso nei confronti di una piazza che ho amato. Mi limito a dire che in questo momento gli togliere il tecnico Caneo, davvero bravo e preparato».
LA TATTICA DELL'AVELLINO
Inutile rimarcare che l'Avellino sfiderà il Rieti con quel 3-5-2 diventato ormai un segno distintivo di Capuano: in porta Tonti, con Laezza, Zullo e Minucci a comporre la linea difensiva. A centrocampo le chiavi della regia sono per Di Paolantonio, con De Marco e Rossetti intermedi, Celjak e Mikovski "braccetti" esterni. In attacco Charpentier e Albadoro. Calcio d'inizio alle ore 17,30, arbitra il fischietto pistoiese Fiero.
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