Rieti, sveglia all'alba per cinquemila doppiette
della provincia: domani è la preapertura

Rieti, sveglia all'alba per cinquemila doppiette della provincia: domani è la preapertura
di Samuele Annibaldi
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Martedì 1 Settembre 2015, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 12:16
RIETI - Sveglia all’alba, domani mattina, per i cacciatori del Reatino. Dopo sette mesi di silenzio venatorio, le 5mila doppiette sabine torneranno a sparare da domani. Si tratta della prima delle due giornate di preapertura (l’altra è prevista domenica 6 settembre) concesse dalla Regione, con decreto del presidente Zingaretti, in deroga al calendario venatorio, che prevede l’apertura generale della caccia il 20 settembre.

La preapertura anticipata riguarda soltanto alcune specie: nelle due giornate, le specie cacciabili sono la cornacchia grigia, la gazza, la ghiandaia, il merlo e la tortora.



LE MODALITA’

La caccia sarà possibile in appostamento fisso o temporaneo dalle 5.40 fino alle 19.40 e senza l’ausilio del cane. La Regione ha anche stabilito i limiti al carniere: venti capi complessivi giornalieri delle specie autorizzate, di cui non più di cinque per merlo e tortora. In regime di preapertura, l’esercizio è consentito ai cacciatori con residenza anagrafica nel Lazio, limitatamente al territorio dell’Atc, dove il cacciatore è iscritto come residenza venatoria o come secondo Atc. Il decreto stabilisce anche la chiusura dell’esercizio venatorio per il merlo al 28 dicembre 2015, essendone vietata la caccia il 30 e il 31 dicembre, mentre per la tortora la chiusura è fissata al 31 ottobre.



LE CHIUSURE

Per le altre tre specie, chiusura il 31 gennaio 2016 con divieto di caccia, però, il 31 dicembre. L’addestramento e l’allenamento dei cani, ad esclusione dei territori ricompresi nelle Zone di Protezione Speciale (Zps) è consentito fino al 17 settembre 2015, dal sorgere del sole fino alle 19, con esclusione del 2 e 6 settembre. Passate le due giornate di apertura anticipata, l’esercizio venatorio riprenderà il 20 settembre con l’apertura generale della caccia. Intanto nei Comuni prosegue la distribuzione dei tesserini venatori, documento che, insieme a licenza e assicurazione, è obbligatorio per praticare l’esercizio venatorio.
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