Rieti, banconota da 20 euro per comprare un biglietto sul bus ma l’autista non ha il resto e rischia la multa

Bus Cotral (foto d'Archivio)
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Venerdì 22 Luglio 2022, 00:10

RIETI - Spiacevole esperienza per un utente occasionale di Cotral, che segnala a Il Messaggero un episodio legato a un servizio - probabilmente mal gestito o mal comunicato - trasformatosi in disservizio. Nei giorni da incubo legati ai ritardi di treni e aerei, a causa dei frequenti scioperi e degli incendi, il passeggero, trafelato dopo una giornata di viaggio e di grande afa, sale sul bus Cotral per Rieti, ultima coincidenza utile dalla Capitale.

Il racconto. «Sono salito sul bus di corsa, era praticamente già in partenza - racconta il pendolare - per cui non ho avuto il tempo materiale per comprare il biglietto.

Non avendo altra scelta, ho chiesto dunque all’autista di poterlo acquistare a bordo». Un servizio offerto da Cotral, si legge nel sito ufficiale della compagnia di trasporti, «a tariffa unica in contanti, direttamente dall’autista appena sali a bordo, al costo di 7 euro». Il titolo di viaggio per la tratta Rieti-Roma comprato in biglietteria costa invece 4 euro e 50. Al di là della tariffa, quasi raddoppiata, l’utente lamenta la lapidaria richiesta dell’autista di fornire l’importo in moneta contata, esatta, in quanto non in grado di fornire alcun resto. «Ho usufruito del servizio di biglietteria a bordo poiché mi trovavo chiaramente in una condizione emergenziale, stavo rischiando di perdere il bus, l’ultimo utile per Rieti. Se avessi avuto tempo a disposizione per cambiare i soldi avrei avuto anche quello per comprare il biglietto a terra, senza sovrapprezzo», dice il viaggiatore. «In ogni caso, vista la situazione, solo successivamente ho avuto il tempo di andare sul sito a scovare le disposizioni Cotral in merito. Di certo, far pagare un sovrapprezzo così elevato senza poter neppure usufruire del resto non mi sembra certo un modo di venire incontro all’utenza, soprattutto se costretta ad usufruire del biglietto maggiorato a bordo perché evidentemente in condizioni di qualche disagio». Di fatto, con l’autista totalmente privo di resto e il passeggero in possesso di una banconota da venti euro, acquistare il titolo di viaggio era impossibile: «Ho chiesto aiuto, ma l’autista ha fatto spallucce e mi ha risposto che avrei dovuto organizzarmi prima e se fosse salito un controllore avrei preso la multa». Una questione risolta solo grazie alla pronta solidarietà degli altri passeggeri, che hanno fatto una colletta tra loro per far sì che il passeggero arrivasse a pagare la quota: «Sono stati molto carini, ci siamo aiutati anche perché in buona parte provenivamo da pesanti viaggi minati da ritardi di ore ed ore. Se non altro ho ricevuto un po’ di sollievo e una mano tesa. Un’empatia che non posso certamente dire di aver trovato nell’atteggiamento dell’autista: serve anche quella, quando si lavora a contatto col cittadino, specie se in difficoltà».

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