Rieti, bracconaggio mortale:
si cercano altre persone

Carabinieri
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Giovedì 22 Novembre 2018, 07:09
RIETI - Tutti sapevano. Tutti o quasi ne usufruivano. A iniziare dalle attività di ristorazione del circondario. Rino Rossi, lo sfortunato cacciatore di frodo deceduto domenica scorsa all’interno della Riserva dei Laghi, e l’amico Gianfranco Smordoni dal cui fucile è stato esploso il colpo mortale, erano degli habitué della caccia di frodo all’interno dell’area naturale protetta e la carne di cinghiale ve niva spesso ceduta dietro compenso.

Sul fronte delle indagini, intanto, trapela la pista che con Rossi e Smordoni ci fossero anche altre due persone, poi fuggite dopo l’incidente. E’ il motivo per il quale a Smordoni è stato vietato di avere contatti con altre persone.

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