Il tutto quando domenica alle 14.30 è in programma la delicatissima sfida in ottica salvezza contro il Rieti (aperta la prevendita dei biglietti). Bisceglie che, prima della vittoria con i siciliani appunto, veniva da un misero bottino di 4 punti (quattro pareggi) in dieci giornate. Ma andando a "rovistare" tra i dati, balzano agli occhi valori allarmanti. I pugliesi fuori casa in sette partite hanno ottenuto un solo punto (1-1 a Catanzaro), al cospetto di sei sconfitte, tra l’altro con una sola rete segnata; il che vuol dire che nelle sei gare perse la squadra non ha fatto alcun gol. A questo filotto negativo esterno va aggiunta pure la pesante sconfitta in Coppa Italia, 3-0, con il Potenza.
E non è tutto. Perché con sole 9 reti segnate (16 quelle incassate) quello azzurro-stellato è il peggior attacco in assoluto del girone C (così come l’Arzachena in quello A, peggio ha fatto solo l’Albinoleffe nel girone B con 8 marcature). Ancora ai box l’esperto difensore Giordano Maccarrone che, da quando è arrivato in estate, non ha visto quasi mai il campo.
Miglior marcatore Ernesto Starita con 4 gol, seguito da Carmine De Sena (2), Toni Markic e Daniel Onescu (entrambi a 1). Nessun precedente tra le due compagini.
C’è un ex tra le fila del Rieti: trattasi di Gianfranco Mancini, attuale diggì e responsabile del settore giovanile amarantoceleste, colui che l’anno scorso a marzo sedette sulla panchina del Bisceglie (affiancato da Pino Alberga che a febbraio era subentrato all’esonerato Nunzio Zavettieri) e condusse i pugliesi ad un tranquillo 11esimo posto.
Il Rieti l’esperto salvezza, a cui chiedere consigli, ce l’ha in casa!
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