Rieti, il bilancio passa
restano gli aumenti

Rieti, il bilancio passa restano gli aumenti
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 23 Luglio 2014, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 13:46
RIETI - Dimenticate i consigli comunali di una volta, le estenuanti discussioni su entrate una tantum e residui attivi, gli scontri tra il centrodestra che faceva spallucce e il centrosinistra che come poteva controllava e attaccava. I due bilanci-monstre della giunta Petrangeli, il consuntivo 2013 e il preventivo 2014, passano sul velluto nonostante l'acceso dibattito della vigilia sulle esternalizzazioni di asilo nido e casa di riposo e malgrado il carico di tagli (per il Comune) e rincari (per i cittadini) che i conti portano.



«Parlare di gestione pubblica degli asili nido e del Manni era sbagliato - racconta il sindaco Petrangeli per spiegare che è dunque sbagliato lagnarsi ora che saranno privatizzati - E' dal 2000 che gran parte di questi servizi sono garantiti dal personale della coop Quadrifoglio e non da quello comunale. Una situazione che non poteva andare avanti, a prescindere dalle ristrettezze di bilancio. Con le nostre scelte facciamo ordine nel settore e ampliamo la gamma dei servizi, senza arretramenti rispetto al nostro programma elettorale».



Ilaria Barbante, la consigliera del Pd che più di tutti si era opposta all'esternalizzazione degli asili, non è neppure in aula e come lei la pasionaria del centrodestra, Sonia Cascioli, che sin dalla mattina annuncia a mezzo stampa la sua assenza «da un consiglio anestesizzato sulle scelte della giunta che se ne serve come mero contenitore svuotato di significato e di funzione».



In realtà qualcosa che ieri ha tenuto sveglio consiglio e consiglieri c'era ed è la trattativa - trasversale e vorticosa - sulla nuova Provincia. Sabetta se ne è lagnato in pubblico, ma in privato anche dalle file del centrosinistra c'è chi ha ironizzato sul passaggio in maggioranza proprio ora del consigliere Antonacci. Tornando ai conti - che sembrano interessare pochi - Gerbino prova a incalzare la maggioranza su Asm, il suo cavallo di battaglia, sul debito-monstre che continua a pesare sull'azienda a carico del Comune e i due bilanci in discussione.



«Se il consuntivo 2013 fosse di cassa e non di competenza saremmo alle solite visto lo squilibrio tra entrate attese e entrate effettive e il massiccio ricorso ai residui attivi - dice - quanto al preventivo 2014 che che ne dica sindaco e maggioranza c'è un aumento delle tasse. Nel 2013 ci si aspettava dalle entrate tributarie 37 milioni di euro che passano a 44 milioni nel 2014. Più aumento di così».



Fiorenza insiste che no, non è così, ma è un fatto che tasse e tariffe sono tutte al massimo: saranno poi i cittadini a farsi due conti. Altro piccolo brivido al turno di Diana, l'ex assessore al Bilancio ricorda che per il suo lavoro ricevette addirittura i complimenti, che nelle sue relazioni la Corte dei Conti spesso esagera e che comunque, per senso di responsabilità, si asterrà.



Quanto a Bigliocchi, che porta ora la croce che fu di Diana, al suo debutto in aula come assessore al Bilancio prova a dare all'impostazione dei conti dettata dal suo predecessore Degni un taglio più politico ma la sostanza quella resta. I due avanzi di amministrazione che il sindaco esibisce come trofei - 3,3 milioni nel 2013, 5,6 nel 2014 - altro non sono che quello che il Comune deve fare per rimettere il debito pregresso e il prestito con la Cassa Depositi e Prestiti e ottemperare alle indicazioni della Corte dei Conti. In una situazione normale nessun ente pubblico si sognerebbe di massacrarsi e massacrare la città pur di fare tanto «utile»: ma quello serve dopo anni di disastrosa «normalità».