«Niente fiori, sarà invece possibile fare un'offerta in chiesa» scrive sul suo profilo Facebook Antonello Battella, il fratello di Pepo, che spiega: «La somma raccolta sarà interamente devoluta per finanziare l'acquisto di un defibrillatore a servizio della comunità, nonché corsi di formazione e attività idonee a migliorare il primo soccorso al centro sportivo e nell'intero territorio. Manco a dirlo - scrive ancora Antonello rivolgendosi idealmente al fratello - sarai certamente d'accordo con questa iniziativa, presa spontaneamente con i ragazzi della nostra squadra. Sei un leader e il tuo nome è una bandiera. La tua storia non finirà così, te lo prometto fratello mio!».
Un messaggio sentito e struggente, che racchiude in sé la forza di una famiglia che prova a reagire dopo una tragedia di questa portata e che, avendo potuto toccare con mano cosa significa dotare un impianto sportivo di un defibrillatore - a Grotti c'era anche se purtroppo non è servito per strappare Alfredo alla morte - uno strumento che, in caso di necessità, può salvare vite umane ed evitare che atleti, dirigenti, spettatori o semplici passanti presenti in frangenti come quelli di giovedì sera a Grotti, possano avere una speranza in più di sopravvivenza.
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