RIETI - Si chiama Massimo Prosperi, ha 59 anni e una vita intera dedicata al basket: sarà il nuovo responsabile del settore giovanile della Real Sebastiani Rieti con la quale ha siglato un accordo triennale, 2021-2024. Massimo Prosperi si è detto entusiasta di questa nuova sfida, lui che davvero nel mondo della palla a spicchi, ha girato e ne conosce ogni angolo e segreto.
La carriera
Da giocatore è stato campione d’Italia col Banco di Roma nella stagione ‘82/’83 col “vate” Valerio Bianchini e insieme ad altri italiani come Polesello, Castellano, Scarnati, Solfrini, Delle Vedove, Sbarra. Per scelta personale decise poi di scendere in B dove si è confrontato in piazze come Ancona, Siena, Padova, Campobasso e San Severo.
Nel ‘97 appende la canotta al chiodo e inizia la carriera di allenatore, esordendo con l’Alfa Omega Ostia, passando per la Tiber e la Stella Azzurra in B, oltre a diverse C Gold. Nel suo curriculum anche un’importante esperienza nel basket femminile, quella che quattro anni fa alla guida dell’Elite Basket Roma con l quale vinse il campionato di serie B ottenendo una meritata A2.
Le prime parole e gli obiettivi
«All’entusiasmo che mi ha trasmesso Roberto Pietropaoli e il suo staff, non ho davvero resistito – dichiara Massimo Prosperi - è stato così travolgente il coinvolgimento e il trasporto che c’è voluto davvero poco per dire di sì a una piazza, peraltro, che vive di basket e dove ci sono tutte le condizioni per poter costruire qualcosa di importante.
A Massimo Prosperi giunge il benvenuto di Roberto Pietropaoli, socio di riferimento della Real Sebastiani Rieti, nonché quello di tutta lo staff tecnico e dirigenziale.
«Il nostro obiettivo è quello di costruire un settore giovanile che sia in grado di supportare l’attività agonistica della prima squadra – è il commento di Pietropaoli – ma per fare questo c’è bisogno di progettualità, di tempo e di competenze. Confidiamo di poter sintetizzare tutto questo nella figura di Massimo Prosperi, col quale ci siamo dati un termine, quella triennalità che caratterizza l’accordo sottoscritto, che a mio avviso rappresenta un tempo sufficiente per poter far sì che un settore giovanile possa cominciare a dare i primi frutti».