Rsr ancora ko, il patron Pietropaoli congela gli stipendi: «Non vedo più una squadra, i tifosi
meritano rispetto»

Roberto Pietropaoli
di Paolo Annibaldi
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Sabato 1 Aprile 2023, 23:48 - Ultimo aggiornamento: 23:51

RIETI - Dopo la sconfitta interna contro Jesi (77-79) prende la parola il patron del Real Sebastiani Rieti Roberto Pietropaoli. Un messaggio duro e chito all’indirizzo di squadra e allenatore dopo un periodo di difficoltà che ha messo in discussione tutte le certezze di inizio stagione. Stipendi congelati fino al termine della stagione. Il presidente non esclude altri provvedimenti.

Le dichiarazioni del patron Roberto Pietropaoli

«In primis faccio i complimenti a Jesi che ci ha creduto fino alla fine e ha meritato la vittoria. Oggi sono qui in conferenza per metterci la faccia come spesso è capitato quando si perde. Chiedo scusa a nome della società ai tifosi e a tutto il popolo Real Sebastiani. Oggi abbiamo giocato con paura, il canestro a un secondo dalla fine neanche al minibasket si vede. Questa era una gara da portare a casa dopo il +16».

«Non riconosco più questa squadra, sono due mesi che stentiamo e non giochiamo più bene, non c’è più la cattiveria necessaria. Qualcosa si è rotto. Come ho detto ai giocatori alla Sebastiani comando solo io: d’ora in poi tutte le decisioni di ogni tipo saranno avallate dal sottoscritto, da quelle tecniche a quelle professionali. Gli stipendi sono congelati fino a fine stagione per rispetto dei tifosi: gli appassionati non meritano questo tipo di prestazioni e atteggiamenti.

Chi non è d’accordo può andarsene. Non voglio sentire scuse, anche se siamo ancora primi abbiamo perso la Supercoppa, la Coppa Italia e non abbiamo ancora vinto nulla. Questa squadra costa tre volte Jesi, non è accettabile perdere una partita simile e in questo modo. Non vedo più una squadra, questo è il vero problema. Va rispettato il nome della Sebastiani, così come meritano rispetto tutti i tifosi. Ho bisogno di gente attaccata alla maglia che vuole la Sebastiani in Serie A».

«Come società garantiamo il massimo sotto ogni aspetto, sono finite le scuse. Questa squadra ha smesso di ridere e di divertirsi, vedo i giocatori tristi, questa cosa mi amareggia molto. Se l’ambiente non è coeso non si va da nessuna parte. Mi prendo una o due notti per le valutazioni necessarie, poi prenderò le mie decisioni. Ne sono al corrente sia i giocatori che coach Dell’Agnello». 

Il patron chiude con un messaggio ai tifosi: «Faccio un appello ai tifosi: mi prenderò tutte le critiche del mondo, invito però tutti a venire mercoledì al PalaSojourner per incoraggiare la squadra. Come io ci ho messo la faccia, adesso è il turno dei tifosi. Abbiamo ancora l’opportunità di arrivare primi e salire in Serie A2».

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