Rieti, per Chiara Gherardi il sogno
chiamato podio nei 200
agli Europei Under 20:
«Prenderò ciò che verrà»

Chiara Gherardi (Foto Ippoliti)
di Silvio Ippoliti
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Mercoledì 17 Luglio 2019, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 12:26
RIETI - Partita la spedizione azzurra in vista degli europei under 20 di Boras in Svezia. Tra i 75 azzurrini ci sarà Chiara Gherardi. La velocista della Studentesca Milardi rappresenta una delle punte della squadra femminile. Con il suo 23.45 sui 200 metri è attualmente quarta nelle graduatorie continentali preceduta solamente dalla fenomenale Allieva britannica Amy Hunt (22.42), la russa Miller (23.20) e l’altra inglese Aliu (23.44); inutile nascondere che l’obiettivo minimo è quello della finale. C’è attesa anche di vedere all’opera una staffetta 4×100 che potrebbe regalare sorprese e tentare l’assalto al primato italiano.

Momento importante della stagione. Come si sente? 
«Sento di aver raggiunto una condizione psico-fisica ideale, sono serena grazie all'aiuto delle persone che mi seguono è che mi sostengono in allenamento». 

Come valuta la stagione? 
«Ho iniziato la stagione outdoor correndo un 150 a Rieti, quest'ultimo è stato un test tecnico per valutare se riuscissi a correre bene e allo stesso tempo veloce. Poi ho fatto altre gare tra cui la coppa europa per club In Spagna e gli italiani juniores. In questa prima parte di stagione sono riuscita ad abbassare i tempi sia sul 200 che sul 100. Il 200 corso a Rieti in occasione delle nazionali, è stato di fondamentale importanza per me poiché ho preso sicurezza in quelle che sono ora le mie potenzialità». 

Qual è il suo obiettivo?
«Non mi piace prefissarne perché penso siano un limite nello sport come nella vita, punto sempre a dare il massimo e accetto quel che ne viene. In questi europei sarà di fondamentale importanza mantenere la concentrazione poiché se tutto dovesse andare liscio saranno 3 turni di 200 in meno di due giorni». 

Cosa si aspetta? 
«Sicuramente metterò tutta me stessa in ogni turno di gara che affronterò, poi prenderò quel che ne verrà».
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