LE VERIFICHE
Inizialmente, i casi sospetti erano tre. Così, prima di procedere alla consegna degli alloggi, l'Ater ha acquisito dal Comune di Fara Sabina i documenti che completavano le varie richieste di assegnazione delle case. E se in due dei tre casi esaminati i controlli hanno confermato la correttezza dei decreti, nel caso in questione, sono rimaste le incongruenze. Così è iniziato l'iter dei pareri legali. Prima quello dell'Ater, che riteneva illegittima l'assegnazione, poi quello del Comune, secondo cui era regolare. Fino al parere arrivato dall'avvocatura regionale in questi giorni che, per quanto abbia un valore consuntivo, ritiene corretta la linea seguita dall'Ater, perché la famiglia assegnataria dell'alloggio è già presente negli elenchi regionali per aver usufruito di benefici in relazione alla legge sull'edilizia residenziale agevolata 167. «A questo punto quindi - ha dichiarato il commissario Eliseo Maggi, interpellato sulla vicenda - chiederemo al Comune di ritirare il decreto, così da rimettere l'alloggio a disposizione delle famiglie che stanno aspettando una sistemazione. Inizia così un nuovo percorso di trasparenza per garantire il diritto alla casa a tanti cittadini che ne hanno realmente bisogno, attraverso il rispetto delle norme e la collaborazione tra Enti. Grazie ad un'azione congiunta, laddove il Comune non riesce ad individuare le irregolarità, arriva l'Ater che, attraverso verifiche mirate, evidenzia le anomalie. E' la prima volta che la nostra azienda affianca i comuni nell'attività di controllo e si è rivelato un sistema efficace. Lo stiamo facendo con tutti gli Enti - ha concluso Maggi - ma, soprattutto, a Rieti e Fara Sabina, dove persiste l'emergenza abitativa».