Rieti, dipendente comunale arrestato, indagini
su eventuali altri episodi e corresponsabili

Cimitero (Archivio)
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Lunedì 18 Maggio 2020, 01:15 - Ultimo aggiornamento: 14:17
RIETI - Dipendente comunale di Rieti arrestato, le indagini proseguono su altri eventuali episodi analoghi e corresponsabili.  
Molti ancora gli aspetti da chiarire e valutare nella vicenda della presunta vendita di loculi cimiteriali che ha visto finire agli arresti domiciliari il 57enne reatino, dipendente comunale ed ex vigile urbano, Daniele Di Genova. Al vaglio degli investigatori della Squadra mobile di Rieti materiale documentale acquisito nelle indagini che poi hanno portato all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Rieti su richiesta della Procura (sostituto Lorenzo Francia).

Le modalità
Da accertare le modalità con cui il dipendente avrebbe agito senza attenersi alle normative previste dal Regolamento di polizia municipale e, in particolare, rispetto a quello di Polizia mortuaria che disciplina modalità e criteri di assegnazione dei loculi in aree cimiteriali. Sotto la lente del filone investigativo l’eventuale reiterazione di analoghi episodi da parte dell’ex vigile urbano o se si tratti di un singolo episodio, l’ipotesi di corresponsabilità di altri soggetti esterni e interni all’ambiente del Comune di Rieti, nonché analisi di documentazioni su attestati, registri cimiteriali, schedari e concessioni riguardanti le pratiche cimiteriali. Tanti insomma gli elementi sui quali si concentra il lavoro degli inquirenti per fare luce su una vicenda che ha dato un brusco scossone al palazzo di Città con l’opposizione che ha chiesto al sindaco Cicchetti chiarezza sugli aspetti gestionali ed amministrativi del servizio cimiteriale, attività «delicata ed essenziale per la comunità». Ciò anche in risposta alla dichiarazione del sindaco Antonio Cicchetti circa una sua precedente diffida scritta gli addetti comunali del Settore a mantenere «comportamenti legalmente corretti e moralmente irreprensibili». Circostanza che - secondo i gruppi di opposizione in Consiglio comunale - sottenderebbe la pregressa coscienza di situazioni sospette. Le indagini hanno preso il via quando l’addetto alla gestione cimiteriale aveva proposto, a un ispettore di polizia, l’assegnazione di due loculi nel cimitero di Rieti per una somma pari a 300 euro. Il dipendente comunale rimane agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto nei prossimi giorni quando il giudice valuterà prima di tutto se permangono le condizioni di applicabilità e le esigenze cautelari.
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