«Dalla notte al giorno, ci siamo ritrovati con questa mostruosità davanti alle nostre case - spiegano alcuni cittadini. - Vogliamo avere accesso agli atti per capire la situazione e poi chiedere risposte alle istituzioni, perché non ci sembra normale che un residente, senza essere stato informato di nulla, da un momento all’altro si debba trovare un ripetitore di quelle dimensioni davanti alla propria abitazione. E' una presenza esteticamente sgradevole, con un grandissimo impatto ambientale. Mentre nulla di certo si sa sulle emissioni, rispetto alle quali servirebbero dei rilievi tecnici specifici. Ciò che non si capisce è come in un territorio in cui esistono ancora aree isolate, si sia potuta concepire una cosa del genere: installare, cioè, un’antenna vicino alle case e alla scuola che deve essere aperta. Ma la cosa peggiore è che noi non sapevamo nulla. Siamo attoniti, ma stiamo studiando le azioni da compiere. Quel che è certo e che andremo fino anche perché se una persona sceglie un posto in cui vivere perché ha determinate caratteristiche non è concepibile che si ritrovi, all’improvviso, in una realtà completamente diversa».
LA MINORANZA
Della questione si stanno interessando anche le minoranze presenti in consiglio comunale che hanno annunciato accessi agli atti per entrare in possesso della documentazione relativa al progetto e alle autorizzazioni rilasciate dall’Ente. Nei mesi scorsi, il Movimento cinque stelle di Fara Sabina aveva già presentato interrogazioni riguardanti i ripetitori già installati sul territorio.
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